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Servizi educativi in Calabria, sezioni Primavera: ritardi nella firma delle convenzioni mettono a rischio le attività per i più piccoli

Sono passati oltre quattro mesi dalla pubblicazione degli elenchi definitivi delle sezioni primavera ammesse a contributo per l’anno educativo 2024/2025, ma le convenzioni non sono ancora state firmate. Il settore è in attesa e i gestori sono allo stremo. A farlo notare sono i gestori dei servizi educativi calabresi: "Con l’Avviso AOODRCAL prot. n. 25630 dell’11 settembre 2024, si apriva ufficialmente la possibilità per i gestori dei servizi educativi di presentare domanda di contributo per le Sezioni Primavera, dedicate ai bambini tra i 24 e i 36 mesi. Una misura importante, pensata per potenziare il sistema integrato 0-6 anni e favorire la continuità tra nido e scuola dell’infanzia. Successivamente, il decreto AOODRCAL prot. n. 8711 del 24 marzo 2025 ha approvato l’elenco definitivo delle sezioni ammesse al contributo: 56 in tutto, considerate idonee a ricevere il finanziamento".

I ritardi: quattro mesi senza convenzioni

"Nonostante ciò, a oggi — oltre quattro mesi dopo — non sono ancora state inviate le convenzioni da firmare, atto indispensabile per l’erogazione dei fondi. Questo blocco burocratico rischia di compromettere l’intero equilibrio dei servizi educativi 0-3, a scapito delle famiglie, dei bambini e dei gestori coinvolti. Eppure, nonostante l’assenza di certezze finanziarie, i servizi sono stati attivati regolarmente per l’anno educativo 2024/2025, grazie all’impegno e alla responsabilità degli enti gestori, che hanno sostenuto costi significativi confidando in una rapida liquidazione dei contributi promessi".

I gestori chiedono certezze e tempi rapidi

"Gli operatori, muniti di autorizzazione al funzionamento e accreditamento, hanno fatto la loro parte: hanno avviato le attività, garantito la continuità educativa e contribuito allo sviluppo del sistema integrato dell’infanzia. Tuttavia, si trovano ora fortemente penalizzati da ritardi imputabili alle Amministrazioni competenti, Regione Calabria e Ufficio Scolastico Regionale, che non hanno ancora concluso l’iter amministrativo. Le lungaggini burocratiche, purtroppo, generano danni economici rilevanti e mettono a rischio la sopravvivenza stessa dei servizi, oltre a compromettere la fiducia nel sistema".

Un appello alle istituzioni: invertire la rotta

"I gesti delle strutture lanciano dunque un accorato appello: serve un impegno concreto e congiunto da parte delle istituzioni coinvolte per superare i ritardi, garantendo l’effettivo utilizzo delle risorse regionali e ministeriali disponibili. Si chiede, con urgenza, l’invio immediato delle convenzioni ai titolari dei servizi, in modo da poter procedere alla firma, avviare le rendicontazioni e, finalmente, ottenere l’erogazione dei contributi previsti. La posta in gioco non è solo economica: riguarda il futuro dei bambini, la tenuta dei servizi educativi sul territorio e la credibilità dell’intero sistema pubblico-privato che sostiene l’educazione nella fascia 0-6".

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