Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Calabria, assoluzione per l'attivista iraniana Maysoon Majidi. Corbelli (Diritti Civili): "Giustizia giusta e umana"

Il Tribunale di Crotone ha assolto Maysoon Majidi, l’attivista iraniana di 28 anni detenuta per dieci mesi in Calabria con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La decisione, pronunciata mercoledì, conferma il primo pronunciamento della Corte d’Appello di Catanzaro, che già nell’ottobre scorso aveva scarcerato la giovane per insussistenza di indizi di colpevolezza.

Tra i primi a esprimere soddisfazione per l’esito del processo c’è Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, che ha definito la sentenza un «atto finale e riparatore di una giustizia giusta e umana». Corbelli, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti dei migranti e per una giustizia equa, si era impegnato fin dall’inizio per la liberazione di Majidi, lanciando numerosi appelli attraverso Facebook, la stampa locale e nazionale – in particolare su La Verità – e nel suo programma televisivo Diritti Civili, in onda su RtcTelecalabria.

L’appello per la liberazione di quattro donne imprigionate in Libia

Archiviata questa vittoria, Corbelli prosegue nella sua battaglia per i diritti umani, concentrandosi ora su un’altra drammatica vicenda: la detenzione di quattro donne – due madri con le rispettive figlie – imprigionate in Libia perché impossibilitate a pagare il riscatto richiesto dai loro carcerieri.

I loro mariti e altri due figli si trovano già in Italia, ospitati ad Acquaformosa (Cosenza) nell’ambito di un progetto di accoglienza. Giovanni Manoccio, ex sindaco del comune calabrese e presidente dell’Associazione “don Vincenzo Matrangolo”, ha lanciato un appello affinché il governo italiano intervenga per ottenere la loro liberazione.

Corbelli ha rilanciato l’iniziativa trasmettendo un video-messaggio di Manoccio nella sua trasmissione e chiedendo direttamente alla premier Giorgia Meloni e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di agire con urgenza presso le autorità libiche per la scarcerazione delle quattro donne, così che possano riunirsi ai loro familiari in Calabria.

"Il governo dimostri il suo impegno per i diritti umani"

Il leader di Diritti Civili ha sottolineato come questa vicenda offra al governo italiano l’opportunità di dimostrare il proprio impegno a favore dei diritti umani, soprattutto dopo le polemiche seguite alla liberazione e al rimpatrio del generale libico Almasri, accusato di torture sui migranti e destinatario di un mandato di cattura internazionale da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aia.

«Mi aspetto che Meloni dia una pronta risposta di umanità e giustizia a questo appello mio e di Manoccio», ha dichiarato Corbelli, ribadendo la necessità di un’azione concreta per porre fine alla detenzione disumana di uomini, donne e bambini nei lager libici, spesso vittime di violenze brutali.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia