
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, lancia un accorato appello alle Istituzioni, al mondo politico e alla società civile calabrese per evitare la chiusura, anche temporanea, del Banco Alimentare della Calabria, una struttura fondamentale per il sostegno alle fasce più deboli della popolazione.
Un appello alle coscienze
"Salvare il Banco Alimentare della Calabria è un dovere di tutte le autorità istituzionali ai vari livelli, della politica e della stessa società civile della nostra regione", ha dichiarato Corbelli, sottolineando l'importanza di questa organizzazione per i tanti poveri che da anni ne beneficiano.
Corbelli ha espresso il suo pieno sostegno all’appello lanciato dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Giovanni Checchinato, che ha richiamato l’attenzione sulla delicata situazione del Banco Alimentare.
La questione dello sfratto
La vicenda riguarda la sede del Banco Alimentare, collocata da anni nella zona industriale di Montalto Uffugo. La società che ha rilevato l’area ha richiesto il rilascio degli spazi, mettendo a rischio la continuità delle attività. Corbelli ha chiesto che venga concesso il tempo necessario per individuare una soluzione alternativa. "Non si può dall’oggi al domani sfrattare un’organizzazione umanitaria che ogni giorno aiuta i poveri della nostra provincia e del resto della Calabria", ha sottolineato.
"Una sciagura sociale"
Corbelli ha messo in guardia sulle gravi conseguenze di un'eventuale chiusura: "Sarebbe un danno devastante, una sciagura sociale e una sconfitta per l’intera regione. Ogni giorno i poveri bussano alla porta del Banco Alimentare chiedendo un aiuto che non può e non deve essere negato".
L'appello di Corbelli si unisce a quello delle altre figure istituzionali e della Chiesa, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e trovare una soluzione per garantire la continuità di un servizio indispensabile per la Calabria.
Caricamento commenti
Commenta la notizia