Calabria

Martedì 08 Ottobre 2024

La 'ndrangheta padrona del traffico di droga in Italia. Il porto di Gioia Tauro punto di trasbordo verso l'Est

Il traffico di sostanze stupefacenti resta uno dei business più ricchi per tutte le organizzazioni criminali, comprese quelle italiane. E in questo scenario nell’ultimo anno «si è rafforzato il ruolo egemone della 'ndrangheta, che ha rappresentato nuovamente l’organizzazione mafiosa italiana più insidiosa e pervasiva, nonchè uno dei più potenti e pericolosi sodalizi criminali al mondo, contraddistinto da una pronunciata tendenza all’espansione su scala nazionale e internazionale». A lanciare l’allarme è la Relazione annuale 2024 della Direzione centrale per i servizi antidroga. «Grazie alla presenza di propri esponenti e broker operativi nei luoghi di produzione e nelle aree di stoccaggio temporaneo delle droghe situate in Europa - si legge nel report - è l’organizzazione criminale più influente nel traffico della cocaina proveniente dal Sud America. La disponibilità di ingenti capitali di provenienza illecita e una spiccata capacità di gestione dei diversi segmenti e snodi del traffico le hanno permesso, nel tempo, di consolidare un ruolo rilevante nel narcotraffico internazionale, al quale altre reti criminali fanno riferimento per l’approvvigionamento della cocaina da destinare ai mercati di consumo».

La cocaina verso Est: il porto di Gioia Tauro come punto di trasbordo

Dal 2020 anche i porti italiani, in particolare il porto di Gioia Tauro, vengono utilizzati sempre più spesso come punto di trasbordo della cocaina movimentata verso est, cioè verso i porti del Mar Egeo e del Mar Nero, e poi trasportata e distribuita nei mercati illeciti di Grecia, Bulgaria, Romania e, prima del conflitto, Ucraina30 e Turchia. In Turchia, ad esempio, i sequestri di cocaina sono aumentati a tassi progressivamente sempre più significativi: nel 2019 del 10%, nel 2020 del 20% e nel 2021 del 45%.    

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