I limiti introdotti dal 2020 alla diffusione dei dati sull’incidenza del gioco fisico d’azzardo, hanno limitato negli ultimi anni la lettura del fenomeno del gioco d’azzardo al solo gioco online.
Federconsumatori, la Fondazione ISSCON e la CGIL, hanno pubblicato negli ultimi anni 2 anni “Il Libro nero dell’azzardo. La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia” ed “Il libro nero dell’azzardo. Mafie, dipendenze, giovani”.
Alle due edizioni dei “Libri neri” si è aggiunto ora lo studio nazionale “NON COSI’ PICCOLI. LA DIFFUSIONE DELL’AZZARDO ONLINE NEI PICCOLI COMUNI ITALIANI” che approfondisce i dati riguardanti 3.232 comuni italiani tra 2.000 e 9.999 abitanti (sul totale di 7.896 comuni), corrispondenti ad un quarto della popolazione italiana e al 41% dei comuni italiani.
Un campione significativo che ha consentito di aprire una finestra sulle piccole realtà comunali dove la dimensione territoriale poteva essere immaginata preservata dal gioco online grazie alla più vicina rete di relazioni familiari, amicali e sociali. Non è così.
I dati evidenziano quanto, dalle realtà urbane a quelle meno urbanizzate, il fenomeno del gioco d’azzardo abbia raggiunto una dimensione impressionante dentro cui si bruciano miliardi, risparmi, le vite di giovani e anziani e di uomini e donne, destini di intere famiglie costrette a vivere la condizione di indebitamento per familiari vittime della dipendenza da gioco.
In Italia nel 2023, secondo i dati ADM (Agenzia Dogane e Monopoli), il valore lordo del giocato (fisico e online) è aumentato del 10,2% rispetto al 2022, arrivando a quota 150 miliardi di euro e segnando un nuovo record dopo i 136 miliardi dell’annualità precedente. Il valore complessivo delle giocate supera il 7% del PIL nazionale con un gettito all’erario di 11,22 mld di euro nel 2021.
Il valore stimato del gioco complessivo illegale (fisico e online) è di circa 37 miliardi di euro e di 21 mld di euro del solo gioco online portando così il valore del gioco d’azzardo complessivo (fisico e online) a 187 mld di euro (anno 2023) tra legale e illegale: un’enorme massa e canale di flussi di denaro e attività dentro cui le mafie controllano pezzi importanti dell’intera filiera del gioco.
Nel biennio 2022-23 si evidenzia l’intensità del recupero del volume di giocato fisico rispetto ai valori pre-pandemia (pur non ancora ritornato ai livelli del 2019), oltre al costante e importante ampliamento della raccolta dell’azzardo tramite piattaforma online con una stima complessiva di circa 4 milioni di giocatori attivi a inizio 2023, erano 3,8 ml nel 2022.
La quota pro capite raccolta nel 2023 per gioco fisico e del gioco da remoto, calcolata sulla popolazione maggiorenne (18-75 anni) residente in Italia censita dall’ISTAT, è pari a 2.996 euro (erano 2.731,68 euro nel 2022 e 2.229 euro nel 2021).
Il totale della raccolta sul gioco dell’azzardo sulla rete fisica nel 2023 è stato pari a 67,9 miliardi di euro (+7,8% rispetto al 2022).
La raccolta online tocca quota 82,08 miliardi di euro (+12,3% rispetto al 2022,) in particolare nei giochi di carte, giochi di sorte a quota fissa e giochi a base sportiva).
Il Rapporto 2024, come anticipato, prende in esame l’azzardo online praticato dai residenti nei 3.232 comuni italiani con popolazione compresa fra i 2.000 e i 9.999 abitanti.
In questi comuni si concentra il 25,5% della popolazione italiana (15 milioni di residenti) con un volume lordo giocato nel 2023 pari a 17,8 miliardi di euro (quota che sfiora il 22% della raccolta complessiva da remoto registrata a livello nazionale nel medesimo anno).
La raccolta pro capite nazionale del gioco, calcolata sulla popolazione in età 18-74 anni, ammonta a 1.639,21 € nei piccoli comuni e 1.925,83 euro se si considera il complesso dei comuni italiani indipendentemente dalla fascia demografica.
Molteplici le tipologie di gioco: dai giochi a base sportiva a quelli organizzati a forma di torneo, dal poker cash alle lotterie, dal lotto al bingo.
La Calabria ai vertici nazionali del gioco da remoto
In Calabria nel 2023 è di 3.734,27 ml di euro il valore complessivo della raccolta di gioco da remoto, in aumento rispetto al valore di 3.247,14 ml di euro del 2022 e di 3.012,52 ml di euro del 2021. In Calabria, la raccolta pro capite fra la popolazione fra i 18 e 74 anni nel 2023 ammonta a 2.673,17 euro nei piccoli comuni e a 2.792,28 euro nell’insieme dei comuni. La raccolta pro capite del gioco online sull’insieme della popolazione residente ammonta a 2.032 euro nel 2023, 1.764 nel 2022, 1.624 nel 2021 e 1.141 nel 2020. Sono invece 748.667 i conti online attivi sull’utenza regionale residente e 192.454 i conti aperti.
Stridente ed allarmante il divario tra la raccolta pro capite online in Calabria, la media nazionale e delle aree del Paese tanto da collocare la regione ai vertici nazionali del gioco da remoto sull’insieme dei comuni e della popolazione così come nei piccoli comuni e sul target di popolazione 18-74 anni.
Conclusioni
“Lo studio nazionale di Federconsumatori sulla diffusione del gioco d’azzardo nei piccoli Comuni, impone una riflessione attenta ed a più voci sulla portata di un fenomeno in costante espansione che riguarda ogni dimensione comunale.
I numeri emersi dal Rapporto di Federconsumatori e ISSCON condivisi dalla CGIL, con una dimensione del gioco online in costante crescita, sollecitano ad un impegno straordinario e concreto per contrastare ogni fenomeno distorsivo, patologico ed illegale del gioco e rafforzare gli anti corpo culturali, sanitari ed istituzionali per fronteggiarlo.
Federconsumatori, attraverso la sua rete di sportelli è spesso chiamata a dare assistenza e soluzioni alle famiglie distrutte dalla dipendenza patologica del gioco che distrugge equilibri familiari, dilapida patrimoni e consegna le vittime nelle mani di usurai in una spirale di gioco-debiti che le trascina in tunnel da cui è complicato uscirne se non interviene un’appropriata presa in carico multidisciplinare della dipendenza sanitaria, economica e sociale.
In Calabria negli ultimi tempi abbiamo assistito, nonostante il contrasto della rete regionale contro il gioco d’azzardo, al depotenziamento della legge regionale (LR 9/2018) e ad un allargamento delle maglie sui vincoli di apertura degli esercizi commerciali dediti al gioco.
I numeri in crescita del gioco fisico ed online fra la popolazione dai 18 ai 74 anni, collocano la raccolta pro capite nei piccoli comuni collocano ben 21 comuni calabresi fra primi 116, sollecitano l’affermazione dell’impegno a rafforzare lo spirito della legge e darne la piena attuazione o fronte di mutazioni significative nell’offerta del gioco e nelle abitudini dei “giocatori” che trovano nel gioco online la barriera sociale e culturale dentro cui rifugiarsi e sfuggire a ogni sorta di rischio e giudizio.
Inoltre, occorre:
- mettere in trasparenza i dati nazionali sul gioco complessivo, fisico ed online e contrastare ogni spinta tendente a limitare vincoli e controlli sul gioco a partire dalla dimensione locale;
- applicare a pieno le leggi di contrasto, contenimento e vigilanza del settore del gioco e attrezzare i vari soggetti degli strumenti di vigilanza e contrasto del gioco online d’azzardo;
- impegnare Regione e Comuni al pieno rispetto e promozione dei contenuti normativi di contenimento delle attività da gioco d’azzardo e promuovere la giornata regionale “NoSlot”;
- promuovere la riconversione degli esercizi commerciali;
- contrastare gli interessi delle mafie che detengono il monopolio ed il controllo delle reti fisiche e anche, del gioco online considerato che complessivamente si stima, sul totale della raccolta fisica e online, un valore complessivo del gioco illegale di 37 mld e di 21 mld solo nella raccolta del gioco online (anno 2023);
- vietare la pubblicità del gioco e l’uso dell’immagine di campioni dello sport o personaggi pubblici;
- intensificare le campagne di informazione a partire dalle scuole, Università, centri sociali;
- costruire reti di informazione, prevenzione e cura sulla patologia del gioco d’azzardo;
- destinare quote importante del gettito fiscale (oltre 11 mld di euro nel 2021) derivante dalla raccolta del gioco, per rafforzare le reti sociali e sanitarie che assolvono alla funzione di contrasto al gioco d’azzardo.
Un campo esteso di azioni che chiama in causa tutti i protagonisti della filiera impegnata a contrastare il gioco d’azzardo, comprese le AA.CC., ad un rinnovato impegno contro il dilagare di un fenomeno dalle gravi ricadute economiche, sociali, sanitarie e di legalità considerate inchieste come “Gambling” che hanno svelato il controllo della ‘ndrangheta su ampie reti nazionali ed internazionali del gioco online che consentiva di “ripulire” immense riserve di denaro sporco e di moltiplicare profitti.”
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