La Regione Calabria sceglie il braccio di ferro con il governo davanti alla Corte costituzionale. Oggetto del contendere è la legge numero 27 dell’8 luglio 2024, una norma che riguarda alcune disposizioni in materia di forestazione e modifica le regole d’ingaggio sulla trasformazione di rapporti di lavoro per i sorveglianti idraulici. Per Palazzo Chigi il testo è incostituzionale «in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di ordinamento civile e di coordinamento della finanza pubblica, violano gli articoli 3 e 117 della Costituzione». Per i tecnici di Consiglio e Giunta regionale, invece, «le disposizioni non presentano i profili di illegittimità costituzionali rilevati». Da qui la decisione dell’esecutivo guidato da Roberto Occhiuto di resistere in giudizio contro il governo nazionale.
E anche se potrebbe essere derubricato a questione tecnica, lo scontro istituzionale sull’asse Roma-Catanzaro ha risvolti quasi paradossali. Con la Calabria che prova a legiferare sulla “sua” forestazione e viene stoppata dal ministro (Roberto Calderoli) che vorrebbe il trasferimento di (quasi) tutti i poteri alle Regioni. Secondo la tesi di Calderoli, e dei tecnici di Palazzo Chigi, la Calabria si sarebbe appropriata di competenze che non le spetterebbero.
Toccherà adesso ai giudici della Consulta dirimere la controversia e riportare ordine in una vicenda abbastanza ingarbugliata.
Spettatori (molto interessati) della vicenda sono i sorveglianti idraulici per i quali la legge approvata nello scorso luglio prevede la trasformazione del rapporto di lavoro. Nello specifico l’ipotesi disegnata dalla norma approvata a Palazzo Campanella prevede, al quinto comma, che «il personale dipendente, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in forza al comparto della sorveglianza idraulica dell’Azienda Calabria Verde, che ha presentato domanda di passaggio-adeguamento contrattuale dal 26 ottobre 2023 ed entro il 15 novembre 2023, è inquadrato secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Funzioni locali nel profilo degli operatori esperti». Il comma successivo, invece, stabilisce che «il personale dipendente dell’Azienda Calabria Verde, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in forza al comparto della sorveglianza idraulica dell’Azienda Calabria Verde, previa manifestazione d’interesse, potrà essere inquadrato con il contratto del comparto Funzioni locali nel profilo degli operatori esperti». Ora l’attesa è tutta per la decisione finale della Corte costituzionale.
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