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Epidemia "lingua blu", gli allevatori di Isola Capo Rizzuto tornano a protestare: «Se non si agisce subito non resterà più nulla»

Gli allevatori di Isola Capo Rizzuto oggi tornano a protestare

«Non possiamo permetterci ritardi. Se non si agisce subito, non ci sarà più nulla da salvare». “I liberi allevatori di Isola Capo Rizzuto” (così si firmano) esasperati dall’epidemia di “lingua blu” che sta decimando i loro greggi, hanno annunciato per stamattina, alle 9, un sit it davanti a Palazzo Barraco, sede del Comune. La manifestazione di protesta è stata decisa lunedì sera al termine della riunione che gli allevatori locali hanno avuto con la sindaca Maria Grazia Vittimberga. Mentre era in corso il confronto è arrivata la notizia del rinvio dell’incontro fissato in un primo tempo per domani, da parte dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo. E tanto è bastato per convincere gli allevatori ad annunciare una nuova protesta per oggi. Non li ha convinti a desistere neanche il fatto che la Regione abbia emanato un decreto che stanzia 5 milioni di euro per il ripristino del patrimonio zootecnico colpito dalle epidemie, e previsto procedure semplificate sia per l’istruzione delle domande, da presentare entro il 31 ottobre. La concessione dei contributi è esclusivamente finalizzata, al ripristino della capacità produttiva delle aziende mentre si esclude qualsiasi forma di ristoro per al mancato reddito derivante dalla perdita della produzione. La normativa, impone, inoltre, che i contributi, per un massimo di 200 mila euro. Ma Giovanni Basile coordinatore degli 80 allevatori isolitani che hanno deciso la protesta, obietta che il decreto non si applica all’epidemia di “lingua blu”.

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