Sull'obbligo che il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica ha imposto alla Regione di modificare il Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) che vieta di smaltire in Calabria i rifiuti provenienti dalla bonifica dell'ex area industriale di Crotone, si consuma l'ennesimo scontro tra il Governo e il presidente Roberto Occhiuto.
Un braccio di ferro che nelle scorse ore ha visto politici e tecnici impegnati a dire la loro sulla decisione del Mase di autorizzare Eni Rewind, titolare della zona dismessa delle fabbriche, a conferire le scorie ammassate nella discarica fronte mare ex Pertusola nel vicino impianto di Crotone di proprietà della società Sovreco. Con la Lega sullo sfondo che proprio sulla bonifica non ha risparmiato critiche al governatore che, a sua volta, ha di recente messo sotto accusa la legge sull'Autonomia differenziata proposta dal ministro del Carroccio, Roberto Calderoli.
Ma oltre a queste scintille, si aggiungono da un lato la presa di posizione di Palazzo Chigi di resistere in giudizio contro la Regione nell'ambito di un contenzioso sulla gestione del sistema idrico; e dall'altro la scelta dello stesso esecutivo della premier Giorgia Meloni di impugnare davanti alla Corte Costituzionale una legge varata dal Consiglio regionale con al centro la trasformazione dei rapporti di lavoro per i sorveglianti idraulici. E in questo scenario, si inseriscono le polemiche sugli interventi di risanamento ambientale del Sito di interesse nazionale di Crotone che l'azienda dovrà avviare entro ottobre.
L'ultimo intervento è arrivato dal direttore generale del Mase, Luca Proietti. Che, ieri, ha spiegato le ragioni che lo scorso 1 agosto hanno indotto il dicastero romano di via Cristoforo Colombo a dare il via libera alla multinazionale del gruppo Eni a smaltire "in loco" le scorie industriali di Crotone. «Alla Regione Calabria - riporta una nota a firma del dirigente - le verifiche eseguite in ordine alle discariche hanno accertato l’impossibilità tecnica di ottemperare alle prescrizioni del Paur» in quanto «la discarica Sovreco è l’unica sul territorio nazionale a poter ricevere quel tipo di rifiuti, avendone peraltro capacità sufficiente, senza necessità di ulteriori allargamenti, come certificato» anche dall'Ispra, dal commissario straordinario della bonifica di Crotone, Emilio Errigo, dall'Arma dei carabinieri. Non solo. Perché «a questo - si legge ancora nel comunicato del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica - deve essere allineato il piano regionale dei rifiuti e a questo deve essere subordinato anche il Paur della Regione Calabria che, evidentemente, deve avviare il procedimento di modifica del vincolo in esso contenuto, adeguandosi all’iter normativo ed amministrativo condiviso» dallo stesso Mase. Infine, Proietti ricorda che le recenti disposizioni comunitarie limitano lo spostamento dei rifiuti da smaltire in quanto si tende a prediligere gli impianti di prossimità al fine di evitare il cosiddetto "turismo delle scorie".
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia