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Abramo, nuova protesta dei lavoratori: “Che ne sarà di noi dopo il 30 giugno?”. Oggi protesta a Catanzaro

In mattinata il corteo dei dipendenti del call center davanti alla sede Tim. Scadenza imminente per l’unica commessa della Customer Care

Torna a farsi aspra la protesta dei lavoratori dell’Abramo Customer Care che stamattina manifesteranno presso la sede di Tim a Catanzaro. Chiedono certezze i dipendenti di quello che fino a due anni fa era uno dei call center più solidi d’Italia e che oggi invece mette a rischio il futuro di mille lavoratori. Il prossimo 30 di giugno, infatti, scadrà la proroga della commessa Tim, al momento unico committente di Abramo, e non ci sono notizie di un possibile ulteriore rinnovo. L’altra forte preoccupazione è la scadenza del prossimo 8 agosto, che vedrà la fine della gestione straordinaria e se non si riuscirà a vendere prima si andrà inevitabilmente verso il fallimento ed il licenziamento di tutti i dipendenti.
Dunque la protesta di domani riguarderà tutti i siti della Calabria di Abramo che sono ancora in piedi: quello di Crotone, dove attualmente sono impiegate mille persone, quello di Catanzaro, dove invece lavorano in cento, e quello di Montalto che comprende circa 300 unità. A questi numeri bisogna aggiungere i 150 lavoratori a progetto che non rientrerebbero in una eventuale clausola sociale. Con la protesta di domani si vuole dare un segnale forte, che fa seguito all’assemblea sindacale dei giorni scorsi e alla consegna delle tessere elettorali che hanno fatto i lavoratori contro la politica e contro il Governo, per la scarsa attenzione rivolta ad una crisi che va avanti ormai da due anni e mezzo.

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