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Primo Maggio, Cavallaro (Cisal): "Una preghiera per i tanti morti sul lavoro, eroi della nostra società"

«La Cisal non farà feste, concerti, manifestazioni, perché in fondo c'è poco da festeggiare. Quello che faremo è dedicare una preghiera, un pensiero, ai tanti morti sul lavoro, veri eroi di questa nostra società».

Così il segretario generale della Cisal, e consigliere Cnel, Francesco Cavallaro, nel giorno in cui si celebra la festa dei lavoratori. «Che sia la festa di milioni di donne e uomini che, ogni giorno, fanno il loro dovere - aggiunge Cavallaro - semplicemente lavorando e rendendo possibile, con un gesto ordinario, qualcosa di assolutamente straordinario come il mantenimento della nostra società. Che sia la festa, inoltre, di chi il lavoro nemmeno ce l’ha, perché ancora non lo ha trovato, oppure per averlo perso. Il lavoro è la vita, e come la vita è spesso segnato dalle ingiustizie, dalle sopraffazioni e, tuttavia, proprio perché è il bene più prezioso, non dobbiamo smettere mai di tutelarlo, valorizzarlo».

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