Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Aziende confiscate alla 'ndrangheta, Occhiuto propone: “Vengano affidate alla Regione”

«Costituire una società composta dal capitale della Regione e da una lista di imprenditori che possano prendere in gestione le aziende confiscate alla 'ndrangheta». È la proposta lanciata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede di Reggio Calabria dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, diretta dal prefetto Bruno Corda.
Il riferimento non è a tutte le aziende confiscate, «perché alcune di queste - ha sottolineato Occhiuto - purtroppo sono state costituite soltanto per riciclare. Ma si potrebbe verificare quali aziende meritano di essere fuse e il patrimonio monetizzato a vantaggio dei cittadini e quali invece possono essere gestite per produrre ricchezza. Ne ho parlato col ministro oggi e ne ho parlato con la sottosegretaria Ferro qualche volta. La Regione è chiaramente disponibile. Bisogna dimostrare ai cittadini che lo Stato è più forte della 'ndrangheta».
La proposta di Occhiuto è stata accolta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, presente all’inaugurazione, che, durante il suo intervento, ha affermato: «So che ci state già lavorando. È un tema che si sta affrontando per vedere, a legislazione invariata e a risorse invariate quello che si può fare di più e di meglio per aiutare le aziende che vengono confiscate a permanere sul mercato. È bene dire che molte di queste imprese arrivano nella disponibilità istituzionale in condizioni già precarie. Accolgo ben volentieri qualche cosa che si possa fare ed eventualmente noi sottoscriviamo protocolli».
«Oggi - ha detto la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro - si inaugura un patrimonio non soltanto per Reggio Calabria o per la Regione Calabria, ma le quattro sedi italiane vedono in questa, ovviamente, un punto di prestigio per l’assegnazione dei beni confiscati che nell’ultimo anno è salita di oltre il 55%, sia per quanto riguarda i presidi di polizia piuttosto che tutta la parte dell’utilizzo a fini sociali. È una giornata importante ma anche un simbolo altrettanto importante di chi vuole esportare da qui, da Reggio Calabria, l’antimafia, da chi dice ovviamente alla mafia che lo Stato c'è, è presente, non arretra».
All’inaugurazione della sede dell’Anbsc ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Falcomatà secondo cui «l'investimento dello Stato nella città di Reggio Calabria si consolida, si rafforza, si rinnova e si innova. Siamo convinti che questo sia un ulteriore punto di ripartenza per l’Agenzia dei beni confiscati che consenta alle istituzioni di continuare a lavorare per trasformare il triste primato di essere una delle città con il maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata in un primato positivo e cioè quello di essere la città che restituisce ai cittadini alle associazioni i beni che sono frutto di attività criminali. Questo è il messaggio più importante che si può dare a un cittadino».

Caricamento commenti

Commenta la notizia