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Tagli alla sanità, in Calabria ora è corsa ai ripari

Presentati alla Camera alcuni emendamenti all’ultimo decreto legge sulla governance del Pnrr

Una veduta esterna di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, in una foto d'archivio.ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Sono giorni decisivi per il futuro della sanità calabrese. A preoccupare non è soltanto il livello (ancora insufficiente) dell’assistenza ai pazienti, ma anche l’assenza di prospettive certe su nuove strutture e sul restyling di quelle esistenti. In Parlamento si gioca una sfida dagli esiti oggettivamente incerti. Il gruppo di Forza Italia alla Camera, su input del governatore Roberto Occhiuto, ha presentato alcuni emendamenti all’ultimo decreto legge varato a Palazzo Chigi in tema di gestione del Pnrr. Uno di questi è finalizzato a correggere la rotta dopo i “tagli” alle risorse (circa 54 milioni) destinate a rimettere in sesto alcuni presìdi ospedalieri calabresi.
Nel provvedimento varato dal governo è prevista infatti una diversa copertura degli investimenti destinati alla realizzazione del programma denominato “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” del Pnrr, il cui finanziamento pertanto, già previsto in quota-parte a carico delle risorse statali del Fondo complementare, è posto a valere sulle risorse nazionali per l’edilizia sanitaria. Tali risorse sono conseguentemente incrementate per l’anno 2024 di una quota di 39 milioni corrispondente al conto residui del Fondo complementare destinato alla realizzazione del suddetto programma. Viene stabilita un’eccezione relativa agli investimenti delle Province autonome di Trento e Bolzano e della Regione Campania. L’emendamento introduce la medesima eccezione anche per le Regioni sottoposte a commissariamento per il piano di rientro da disavanzo sanitario, dunque anche per la Calabria.

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