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Processo Blu Marine sul traffico di droga, assolto il calabrese Angelo Maiolo

Il Gup del Tribunale de L’Aquila, all’esito del giudizio abbreviato celebrato in data 6.4.2024, ha assolto il calabrese Angelo Maiolo, difeso dall’Avv. Sandro D’Agostino del Foro di Vibo Valentia, da ogni accusa nell’ambito della maxi operazione Blu Marine, istruita della locale DDA. L’indagine aveva quale fulcro un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di stupefacenti, capeggiata da soggetti albanesi, che controllavano il territorio attraverso estorsioni ed accusati di svariate ipotesi di cessione di stupefacenti e traffico di armi.

Angelo Maiolo rispondeva del reato di cui al capo 1 della rubrica di imputazione, poiché ritenuto partecipe dell’associazione finalizzata all’acquisto e importazione, trasporto, detenzione illegale al fine di spaccio e cessione di quantitativi ingenti di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina”, “eroina”, “hashish” e “marijuana”. Nello specifico, si ipotizza che il MAIOLO Angelo, abbia contribuito materialmente al piano associativo quale fornitore di sostanza stupefacente all’organizzazione, attraverso stabili contatti in Abruzzo e in Calabria.

Il predetto era chiamato a difendersi, altresì, del reato di cui al capo 6 della rubrica di imputazione, poiché, in concorso con Pinto Rodolphe, Mici Dritan, Papaleo Nicola Antonio, Cani Gazim, Ronzullo Alessandro e Di Iorio Luigi, avrebbe – quale organizzatore del reato – detenuto e trasportato un ingente quantitativo sostanza stupefacente del tipo “cocaina” ovvero “eroina”.

Per tali reti Angelo Maiolo veniva arrestato nel gennaio del 2022 e condotto presso la Casa Circondariale di Ivrea e la misura cautelare veniva confermata sia al Tribunale del Riesame per il solo reato associativo, così come all’esito del Giudizio di Cassazione.

Da allora la difesa ha dovuto condurre una corposa attività di indagini difensive volte a dimostrare che i termini nduja, uova e baccalà non fossero termini criptici per come interpretati dagli inquirenti ma che effettivamente il Maiolo fosse impegnato sul territorio di Montesilvano in una rivendita di prodotti alimentari.

Il Gup ìdott.ssa Buccella all’esito dell’udienza del 7.4.2024, ove la difesa ha avuto modo di illustrare le prove difensive che erano state raccolte e confluite nel fascicolo del difensore, ha assolto Maiolo Angelo da ogni accusa per non aver commesso il fatto.

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