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Carabinieri forestale, 52000 controlli nel 2023 in Calabria e Sicilia: “L’ambiente è sacro e va tutelato”

Un bilancio che riassume in dati un anno di attività da parte dei carabinieri forestali, numeri che fotografano l’azione di prevenzione e contrasto degli illeciti ambientali e agroalimentari condotte dai militari dell’Arma in Calabria e in Sicilia.
I dati delle operazioni eseguite nel 2023 sono stati resi noti, nella mattinata di ieri, nel corso di una conferenza stampa tenuta al Museo archeologico.
Nell’occasione è stato presentato anche il calendario Cites 2024 del Comando unità forestali ambientali e agroalimentari carabinieri, a cura del generale Giorgio Maria Borrelli, comandante del Raggruppamento carabinieri Cites di Roma. A fare gli onori di casa, il colonnello Giovanni Misceo.
Una attività, quella dei Carabinieri, svolta secondo un consolidato modello sinergico con i Reparti territoriali, mirata a contenere le aggressioni alle risorse naturali, alla biodiversità, al paesaggio ed al patrimonio forestale.
«L’attività 2023 è stata intensissima - ha dichiarato il colonnello Misceo - intensificando il nostro sforzo operativo a tutela del territorio difendendo le matrici ambientali dai tagli abusivi, dalle autorizzazioni boschive non consentite, dai cantieri forestali che operano illegalmente, all’abusivismo edilizio, alla tutela del paesaggio, che in questa regione è un bene sacro. E poi c’è la solita piaga dei rifiuti, rispetto alla quale operiamo su diversi livelli: da quello degli abbandoni, che magari può sembrare meno importante ma in realtà è quello più percepito dai cittadini, a quello delle discariche, delle gestioni e combustioni illecite, fino alle questioni più complesse che riguardano i traffici organizzati». L’opera dei carabinieri forestali si muove sotto una duplice dimensione: «Intensificare la prevenzione, i controlli - spiega Misceo - si correla a una tenuta degli illeciti penali e amministrativi. Ovviamente, la repressione fa anche parte del nostro lavoro. Noi siamo contenti quando funziona più la prevenzione, ma la guardia deve essere alta perché il territorio è sempre attaccato e in preda ad abusi da parte dell’uomo». Secondo il colonnello Misceo, non esistono in Calabria, «province più virtuose rispetto ad altre negli illeciti ambientali. C’è una sorta di omogeneità. Forte sinergia della Forestale con l’Arma territoriale con la quale permette di mettere in sinergia la nostra specificità con ».
Complessivamente, sono stati oltre 52.000 (di cui 1560 in Sicilia), i controlli eseguiti, con l’accertamento di oltre 1.731 reati ambientali, e di 2.103 illeciti amministrativi per un totale di sanzioni inflitte pari a oltre 2 milioni e mezzo di euro.
Una particolare menzione merita il servizio di prevenzione ed emergenza ambientale 1515, svolto quotidianamente in tutte le province della regione dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali, con un impegno complessivo di 9.960 pattuglie impegnate nel monitoraggio del territorio.
Un impegno che ha riguardato anche la prevenzione e il contrasto agli incendi boschivi. «Nel 2023 - ha concluso il colonnello Mesceo - c’è stata una diminuzione degli incendi dovuto, crediamo, alla prevenzione eseguita con una forte sinergia con l’Arma territoriale».

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