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Fitti passivi e strutture mai aperte. Tra i "buchi" della sanità calabrese anche un ristorante nell’edificio dell’Asp

Le telecamere di “Piazza Pulita” (La7) mettono a nudo tutti i limiti della sanità calabrese. I casi paradossali emersi a Marano Marchesato, Cosenza e Tropea Il commissario Battistini (Vibo): «Avviso di sfratto da novembre 2022»

Un viaggio nella sanità calabrese. Quella dove le corsie, più che altro, sono corse tra gli sprechi. Tanti soldi e altrettanti fantasmi che si aggirano. Dalla Rsa di Marano Marchesato costata oltre 2 milioni, pronta da 15 anni ma mai inaugurata alla centrale operativa del 118 di contrada Serra Spiga a Cosenza per la quale l’Asl paga l’affitto e dove il degrado impera, fino a Tropea le telecamere di “Piazza Pulita” su La7 hanno consegnato all’Italia le immagini di una Calabria che viaggia, ma indietro nel tempo. Sempre lo stesso, quello in cui si spendono soldi per strutture che da anni attendono di essere inaugurate, mentre altri milioni si spendono per fitti passivi.
Perché paga Pantalone e poco importa che quel Pantalone resterà senza cure. Così, a Tropea, dove invece, il giornalista Max Andretta, accompagnato dall’ex consigliere del Pd Carlo Guccione, si è seduto a degustare tonno e cipolla rossa tra i tavoli di un immobile dell’Azienda sanitaria. Una casa di... comunità? Certo che no. Un semplice ristorante che ha sede nello stabile da 24 anni pagando un fitto di 7mila euro all’anno, per come riferito dai titolari del locale.
Un caso nel caso, però, questo. Sul quale il governatore Roberto Occhiuto, presente nello studio televisivo, ha spiegato di voler fare subito chiarezza. «Dirò subito – ha spiegato – al commissario dell’Asp di Vibo, Antonio Battistini, che è bravissimo, di revocare il contratto o mandarlo via se è scaduto».
Commissario che ieri ha inteso fare chiarezza sulla vicenda. Perché se è vero che lo stabile è dell’Asp «lo stesso – ha spiegato – è in comproprietà con la Casa di carità e con il locatario c’è un’azione legale che va avanti dal novembre 2022. Dispiace – ha sottolineato il generale Battistini – che della documentazione che abbiamo inviato alla redazione non ne sia stata fatta menzione. A dicembre siamo stati attenzionati da La7 e quando ci sono stati chiesti ragguagli li abbiamo forniti. Il giorno dopo la loro visita abbiamo inviato tutto il carteggio». In tal senso, il commissario ripercorre l’iter, dal novembre 2022 «con la prima raccomandata che abbiamo inviato al locatario».

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