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Il futuro dei rifiuti in Calabria? Stop alle discariche

Le nuove linee direttive nell’aggiornamento del Piano di gestione approvato dalla Giunta regionale. Tra gli obiettivi fissati c’è la raccolta differenziata all’80 per cento nel 2027. L’inceneritore di Gioia Tauro «centrale» per la gestione degli scarti urbani

Un raggiungimento della differenziata pari al 75% nel 2025 e all’80% nel 2027 oltre all’«eliminazione definitiva del ricorso alla discarica», la centralità dell’inceneritore di Gioia Tauro «per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti urbani». Poggia su questi pilastri l’aggiornamento del Piano rifiuti approvato qualche giorno fa dalla Giunta regionale e finalizzato all’allineamento con la direttive Ue in tema di economia circolare. «Il presente aggiornamento - è quanto contenuto nella relazione che accompagna l’atto approvato dall’esecutivo Occhiuto - copre un arco di pianificazione sino al 2030 con l’obiettivo di definire un sistema integrato di gestione dei rifiuti fondato sull’ordine di priorità di gestione comunitaria: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, recupero di energia, improntato ai principi di autosufficienza e prossimità».
Più raccolta differenziata Il cambio di passo in un settore che ha creato più di un grattacapo alla Calabria dipenderà in grossa parte dalle performance in materia di raccolta differenziata.

«L’obiettivo - recita sempre la relazione al provvedimento - è il raggiungimento del 65% al 2023, del 75% al 2025, dell’80% al 2027, proiettando al 2030 il mantenimento dell’80% di Rd. Lo scenario previsionale della raccolta differenziata è funzionale all’incremento dell’intercettazione delle frazioni merceologiche dei rifiuti urbani con l’obiettivo di raggiungere almeno il 60% di riciclaggio di materia dai rifiuti urbani entro il 2025, anticipando l’obiettivo fissato dalla normativa vigente per l’anno 2030». Il voltare pagina consiste nell’eliminazione definitiva del ricorso alla discarica, privilegiando il recupero energetico delle frazioni non riciclabili nell’impianto di Gioia Tauro rispetto all’opzione di smaltimento, «in linea con le indicazioni della gerarchia comunitaria e del Programma nazionale di Gestione dei rifiuti. Rispetto alla pianificazione e al documento di indirizzo per l’aggiornamento del Piano del marzo 2022, il recupero di energia è esteso al rifiuto urbano residuo».

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