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Calabria, Sbarra: "Investimento 3 miliardi su ex SS 106 è una buona notizia"

"Ammodernamento arteria ionica è qualcosa di assoluto valore"

«L'investimento importante, annunciato per la ex Statale 106 è una buona notizia». Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra parlando con i giornalisti a Catanzaro, a margine di un’iniziativa promossa dalla Cisl 'Magna Grecia Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia' in occasione dell’inaugurazione della sede dell’organizzazione sindacale in riferimento a quanto emerso ieri dal vertice tra il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e l'Anas sui finanziamenti decisi per alcuni tratti della statale ionica. «Si tratta di tre miliardi di investimento - ha aggiunto Sbarra - con un impegno, tutto da verificare anche se le anticipazioni sono positive, per una fase di cantiere che dovrebbe durare cinque anni per consentire all’Anas di definire gli investimenti e gli interventi. Penso che l’ammodernamento della ex 106 sia qualcosa di assoluto valore per una regione che sconta un deficit di servizi e di infrastrutture ormai datato da molti anni».

«Noi spingiamo sul Governo e sulla Regione - ha sostenuto ancora Sbarra - perchè si progetti anche l’altro ulteriore pezzo che da Catanzaro deve arrivare a Reggio Calabria per sottrarre dalla condizione di isolamento e di pericolosità un tratto importante e rispondere al bisogno di mobilità delle imprese e delle comunità che vivono in quella zona».

Lotta a disoccupazione è prioritaria

Sbarra, parlando con i giornalisti a margine di una iniziativa a Catanzaro, con riferimento alle varie vertenze occupazionali in Calabria, ha evidenziato che «il compito del sindacato è quello di stimolare la Regione a mettere in campo interventi finalizzati a stabilizzare il precariato storico nella pubblica amministrazione, negli enti locali, nel settore della giustizia». Secondo Sbarra «la battaglia per il lavoro è centrale e prioritaria per una regione che continua ad avere tassi di disoccupazione altissimi e che soffre un disallineamento forte tra la domanda e l’offerta di lavoro. Noi dobbiamo eliminare un fenomeno meridionale ma anche italiano: questa assurda contraddizione di avere milioni di giovani che non studiano, non lavorano, non si formano e al tempo stesso avere tantissime richieste dal sistema delle imprese che cerca e non trova mano d’opera qualificata. Il vero tema - ha concluso il leader della Cisl - è investire sulle politiche attive, investire sulla formazione, sulla riqualificazione, sulla crescita delle competenze e tutto questo deve viaggiare insieme con un rilancio degli investimenti pubblici e privati perchè il lavoro non si costruisce per decreto ma arriva se ripartono gli investimenti».

2024 decisivo, priorità a fisco e pensioni

Il segretario della Cisl ha poi sostenuto che «il 2024 sarà un anno importante e decisivo perchè dovrà affrontare la stagione delle riforme, a cominciare da quella fiscale. Noi - ha aggiunto Sbarra - abbiamo apprezzato questo primo intervento fatto in legge di stabilità che accorpa le prime due aliquote Irpef e che sostiene soprattutto i redditi bassi. Bisogna andare avanti, bisogna andare avanti tagliando le tasse anche al ceto medio, bisogna ridurre la tassazione sulle pensioni, bisogna alzare l’azione di contrasto contro l’evasione e l’elusione fiscale che pesa ancora tantissimo, quasi 90 miliardi di mancati introiti nelle casse dello Stato. Più che parlare di concordato preventivo - ha rilevato il segretario della Cisl - si faccia un’azione forte per recuperare evasione, l’elusione fiscale, recuperare risorse che servono da un lato agli investimenti e dall’altro a ridurre le tasse a chi le tasse le paga ogni anno fino all’ultimo centesimo, essenzialmente lavoratori dipendenti e pensionati. E poi bisogna riprendere subito il confronto col governo per cambiare il sistema pensionistico e previdenziale restituendo alla previdenza italiana profili di equità, di sostenibilità, di flessibilità, di inclusività. Abbiamo indicato alcune nostre priorità. Pensiamo sia giusto partire da una pensione contributiva di garanzia per i giovani e le donne. Bisogna incentivare - ha concluso Sbarra - l’adesione alla previdenza complementare, rendere strutturale e allargare l’Ape sociale e poi definire misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro».

Ponte Stretto, guardiamo con interesse a investimento

«Noi guardiamo con interesse a questo investimento sul Ponte sullo Stretto di Messina, ma bisogna fare anche le altre opere cosiddette complementari». Secondo Sbarra, «bisogna portare l’alta velocità, l’alta capacità ferroviaria sino a Villa San Giovanni; bisogna velocizzare la linea ferroviaria ionica, completare, sino a Reggio Calabria la strada statale 106, intervenire sulle Trasversali come la Bovalino-Bagnara e la Rosarno Gioiosa Marina, bisogna fare investimenti anche sulla trasversale delle Serre. Il sistema delle comunicazioni calabresi - ha aggiunto il leader della Cisl - è necessario per aspirare a dinamiche di crescita e di sviluppo.

Il compito del sindacato è cercare sempre il dialogo con il Governo

«Il sindacato - ha poi detto Sbarra - non può che inseguire una dimensione di ricerca del dialogo e del confronto con tutte le istituzioni nazionali, regionali, locali e anche col sistema delle imprese. Noi - ha proseguito Sbarra - riusciremo a sostenere la ripartenza del Paese rispetto alle tante sfide che abbiamo in Italia e in giro per il mondo. Noi dobbiamo sostenere una battaglia forte perchè l’Europa riaccenda l’auricolare dell’ascolto sui temi della crescita e dello sviluppo. Ci preoccupa un patto di stabilità che reintroduce profili di severità, di rigore finanziario, di austerity. Dobbiamo liberare risorse, metterle al servizio della crescita e dello sviluppo. E questo - ha concluso il segretario della Cisl - significa ricercare il dialogo e il confronto col governo. Proposte sempre, confronto sempre, la protesta quando serve».

 

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