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Depurazione, in Calabria qualcosa si muove. E sarà tutto a capitale pubblico

Completati gli interventi a Crotone e Montebello jonico. Il commissario ha bocciato l’idea del “project financing”

Da un lato c’è la forte e incisiva azione avviata dalla Regione, dall’altro c’è il Governo tramite la struttura commissariale straordinaria. Due enti uniti per superare una grave e complessa situazione che affligge gran parte del territorio calabrese: la mala depurazione. Adesso però ci sono importanti novità: due dei sette interventi sono stati già completati (Crotone e Montebello Jonico) e altri sono in fase esecutiva. La notizia positiva dopo un travagliato iter è quello dello schema depurativo di Catanzaro che, secondo quanto si evince dalla relazione del commissario, è uscito dalla procedura di infrazione con i 25 milioni di euro gestiti dal Comune capoluogo di regione a cui adesso è subentrato il commissario.
Passi in avanti anche nel vibonese soprattutto riguardo alle zone di Dasà, Acquaro e Francavilla Angitola mentre si è deciso di abbandonare il sistema del finanziamento misto pubblico privato nel Cosentino «in ragione delle criticità riscontrate in riferimento alla procedura di project financing, la realizzazione dell’intervento, relativo ai Comuni di Castrovillari, Civita, Frascineto e San Basile, si farà ricorso al solo finanziamento pubblico di 5.600.000 euro».

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