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«L’Alta velocità ferroviaria in Calabria cammina insieme al Ponte», l’analisi di Nino Foti

Senza infrastrutture è inimmaginabile ipotizzare un cambio di passo in Calabria. Nino Foti, ex parlamentare calabrese del centrodestra, oggi componente dell’Ufficio di presidenza di Noi Moderati, da tempo si occupa di questi temi. Gli ultimi sviluppi sull’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria lo hanno sorpreso, ma solo fino a un certo punto. «Il sottosegretario Ferrante, ha spiegato come la realizzazione del tracciato ferroviario individuato per la nuova Alta Velocità non sia sostenibile. Mi auguro che i nuovi approfondimenti che verranno fatti portino comunque ad una soluzione migliorativa, ma il modo in cui siamo arrivati a questo epilogo è sintomo di un’attenzione superficiale al problema». Foti auspica un cambio di approccio non solo sull’Alta velocità, ma anche relativamente al Ponte sullo Stretto. «L’opera si farà, la posizione del governo, che è sempre stata chiara, ha trovato sostanza con lo stanziamento in finanziaria dei primi 780 milioni di euro. Sempre in Finanziaria sono stati inseriti, in una proiezione pluriennale, circa 1,5 miliardi all’anno, per un totale di quasi 12 miliardi complessivi fino al 2032, anno in cui dovrebbe essere completato il Ponte. Paradossalmente quindi, l’Alta Velocità ferroviaria, opera fondamentale e strettamente funzionale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, potrebbe non essere pronta prima del 2032, anno in cui, secondo il programma del governo sarà invece pronto il Ponte».

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