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Corigliano Rossano, «senza direttore e con pochi agenti quel carcere è una vera emergenza»

«C’è una emergenza penitenziaria e quanto accaduto nel carcere di Corigliano Rossano va inserito in un contesto più ampio che investe tutto il paese dove a livello nazionale avvengono in media 4 aggressioni al giorno nei confronti degli agenti della polizia penitenziaria. E ad oggi non vi è stato alcun intervento che vada nella direzione di risolvere il problema».
È quanto ritiene Gennarino De Fazio della Uil penitenziari che amplia il dibattito partendo dalla ormai insostenibile situazione che si sta vivendo nel reclusorio della terza città della Calabria dove solo nell’ultima settimana si sono avute tre aggressioni, di cui due nel giro di 48 appena ore. «Quello di Rossano è un problema nel problema. È un carcere che non ha una dirigenza, ma che ha anche un corpo di agenti di polizia penitenziaria non sufficiente per le esigenze del carcere. In Italia servirebbero altre 18 mila unità, quindi per garantire la sicurezza ci sarebbe bisogno almeno del 50% in più di agenti, a cui di deve aggiungere la revisione del modello gestionale».
Per il leader della Uil penitenziari, quindi, c’è bisogno immediato che il Governo vari un decreto carceri che «acceleri la procedura per assumere subito nuove unità di agenti di polizia penitenziaria e non solo. Bisogna agire sulla dotazione degli equipaggiamenti per il personale, lavorare per ridurre la pressione del sovraffollamento delle carceri e varare una riorganizzazione della gestione dei reclusori».

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