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'Ndrangheta, colpo alla cosche della Presila Catanzarese: i diktat di Scalzi dopo l’aiuto elettorale

Le pressioni sugli amministratori di Cerva di uno degli arrestati

Tommaso Scalzi, detto Masino, 54 anni, in carcere da ieri, si era speso per far vincere le elezioni alla lista guidata dal sindaco Fabrizio Rizzuti - componente della nazionale di calcio dei primi cittadini - e pretendeva il suo compenso per aver esercitato pressioni sui cittadini cervesi perché gli amministratori in carica vincessero la sfida delle urne. Un aiuto, ovviamente, non disinteressato. «È venuto uno di lui al Comune! Amico dei Pane... di Saverio... Ha minacciato che vuole soldi», è quanto affermato da Lidio Elia, in una conversazione con Edoardo Carpino. «Masino, Masino - proseguiva Elia - quello che ha fatto con me il ristorante un anno fa! La verità io e lui abbiamo spinto per fargli vincere le elezioni che sennò non le vincevano all’epoca ...gli abbiamo dato una mano la verità, il problema è che il vicesindaco è un’amicizia la figlia di Micu, mi hai capito? Minacci il Comune e c’è tua nipote che è vicesindaco?».
Minacce in Comune e minacce da parte di Scalzi anche nei confronti di Emanuele Logozzo, collaboratore di Raffaele Scalzi e di Massimo Rizzuti.

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