Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Calabria, protesta del comitato "Stop cinghiali" sulla SS 106, decine i mezzi in marcia (e le auto in coda) da Crucoli a Torre Melissa

Forti rallentamenti sulla statale jonica

Una lunghissima colonna di mezzi agricoli e di auto stamattina sta provocando fortissimi rallentamenti sulla statale 106. Nel tratto compreso tra Torre Melissa e Torretta di Crucoli, il corteo di protesta - che si è mosso in direzione sud, scortato dalla Polizia stradale - è la manifestazione di protesta promossa e organizzata dal Comitato stop cinghiali in Calabria. Gli agricoltori danneggiati dalle scorrerie degli ungulati che hanno invaso il territorio cirotano, contestano l'applicazione ai risarcimenti dei danni per i cinghiali del "minimis" che fissa il tetto di 25.000 euro agli aiuti di Stato in tre anni alle imprese agricole. Di contro, chiedono il pagamento immediato dei danni subiti negli anni passati.

"Non siamo più padroni delle nostre terre"

«Non siamo più padroni delle nostre terre», dice Donato Greco, portavoce del comitato 'Stop cinghiali'. «I cinghiali - aggiunge - le hanno devastate e ormai ci hanno preso tutto. Dopo i danni ai seminativi ora ci saranno aziende che non potranno neppure vendemmiare. E la Regione Calabria ci propone risarcimenti assolutamente insufficienti».

La protesta è stata messa in atto dopo una serie di incontri che gli operatori agricoli hanno avuto con l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al quale sono state esposte le problematiche sul tappeto ma le cui risposte non sono state ritenute adeguate alla gravità della situazione. «Gli interventi che ci sono stati prospettati - dice ancora Greco - non ci soddisfano né dal punto di vista economico, perché i 25mila euro stabiliti come indennizzo per gli ultimi tre anni non bastano, né sotto l’aspetto della lotta da mettere in atto contro la proliferazione sempre più massiccia dei cinghiali. Peraltro i 25 mila euro stabiliti come indennizzo possono essere liquidati soltanto se l’azienda non ha avuto altre agevolazioni come sgravi sul gasolio, credito d’imposta ed aiuti covid. Questi soldi non sono assolutamente sufficienti e non siamo neppure sicuri di riceverli. Basti pensare che ci sono aziende che a causa dell’invasione dei cinghiali non faranno neppure la vendemmia perché gli ungulati hanno distrutto tutto».
«A questo punto - afferma ancora Donato Greco - non ci resta che innalzare il livello della nostra protesta. Quanto prima porteremo i nostri trattori in forze davanti al palazzo della Regione Calabria».

Caricamento commenti

Commenta la notizia