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Comuni sciolti per mafia, la Regione Calabria pensa ad aiuti per uscire dalle secche

Il nuovo piano per la legalità varato dalla commissione anti-‘ndrangheta

Obiettivi di fondo e misure concrete per raggiungerli: la commissione regionale anti-’ndrangheta ha approvato approvato il nuovo “Piano speciale legalità, antiracket e antiusura” previsto dalla legge regionale 9/2018. Il via libera è arrivato, all’unanimità, nel corso dell’ultima seduta dell’organismo speciale del Consiglio regionale, presieduto da Pietro Molinaro.
«Si tratta del piano – spiega Molinaro – con il quale la Regione Calabria definisce l’insieme delle azioni per prevenire i rischi di infiltrazione criminale e ’ndranghetista nel tessuto socio-economico regionale, nonché per contrastarne l’espansione nelle aree in cui il fenomeno mafioso-criminale è particolarmente radicato. Inoltre il piano individua le azioni di prevenzione e contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione».
Tra le azioni indicate si prevedono la costituzione della Consulta per la legalità e l’impegno a promuovere la costituzione della Regione come parte civile nei procedimenti penali relativi a fatti commessi nel territorio regionale. E ancora, l’impegno ad attuare politiche di contrasto della corruzione e dell’illegalità all’interno dell’amministrazione regionale e delle altre amministrazioni pubbliche. A tal riguardo, per i Comuni che hanno completato il periodo di scioglimento per infiltrazioni criminali, è previsto un contributo straordinario finalizzato ad attuare politiche di riorganizzazione dell’ente per prevenire nuovi fenomeni di corruzione e di infiltrazioni ’ndranghetistiche.

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