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Occhiuto-sindacati, l’ora del disgelo. In Calabria aperture su sanità e infrastrutture

Il ritorno al dialogo tra il governatore e i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Il governatore annuncia una legge ad hoc sugli accreditamenti. L’interlocuzione con Rfi per interventi (9 mld) sulla rete ferroviaria

Disgelo tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. L’incontro andato in scena ieri all’ora di pranzo al decimo piano della Cittadella e durato circa 3 ore ha sancito il ritorno al dialogo tra il governatore calabrese e i rappresentanti delle principali organizzazioni sindacali. I vari Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil), hanno «apprezzato» la disponibilità a discutere di alcuni aspetti prioritari che riguardano sanità, lavoro, infrastrutture, ambiente e ad affrontare i punti nevralgici della Vertenza Calabria che avevano accumulato negli ultimi mesi diversi ritardi.

Sanità, tema caldo

Sulla sanità il confronto si è sviluppato sulla rete ospedaliera e dalla medicina territoriale, sulla rete di emergenza-urgenza che saranno oggetto di un nuovo e specifico incontro, proseguendo poi con la necessità di procedere a nuove assunzioni. Occhiuto ha dato notizia dell’imminente arrivo di altri medici cubani che per i sindacati, pur implementando l’organico, non sono sufficienti a garantire una sanità di qualità. Altra questione nevralgica quella degli accreditamenti, in merito ai quali Occhiuto ha comunicato di voler riformare il sistema attraverso una specifica legge regionale. Sono, invece, 120 i milioni di spesa previsti per la rete delle emergenze-urgenze, il 118 e la nuova diagnostica. Sposato, Russo e Biondo hanno posto il tema dei ritardi nella costruzione dei nuovi ospedali che in alcuni casi sono lievitati a causa dell’aumento dei costi dei materiali edili e in merito ai quali occorre recuperare tempo. Un'altra richiesta di incontro è stata avanzata in merito alle facoltà di Medicina degli atenei di Catanzaro e Cosenza per affrontare il tema della strategicità e potenzialità che queste possono avere in termini di ritorno sull’offerta sanitaria.

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