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Monsignor Savino: "In Calabria massonerie e ndrine bloccano lo sviluppo"

Il vescovo della diocesi di Cassano Ionio, Francesco Savino

«La Calabria ha bisogno di legalità, di riscatto, di un nuovo esodo e, soprattutto, di un nuovo umanesimo. Abbiamo tutte le potenzialità per attivare questi processi. In Calabria l’alleanza tra massonerie e le ndrine blocca lo sviluppo». A sostenerlo è stato mons. Francesco Savino, vice presidente della Cei e vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio, intervenendo a Bonifati, nel primo appuntamento della XIV edizione della Settimana della Cultura Benedettina: «Benedetto da Norcia e Giuseppe Dossetti, pace, povertà, resistenza del creato».

L’appuntamento, è stato coordinato da don Ennio Stamile, e ha visto la presenza, tra gli altri, del sindaco del centro del Tirreno cosentino, Franco Grosso, di don Guido Quintieri, parroco di Bonifati, e delle suore della «Piccola Famiglia dell’Annunziata», fondata da Giuseppe Dossetti, attiva a Bonifati da oltre 25 anni. Nel corso dell’intervento il vice presidente della Cei, nel ricordare i due viaggi recentemente fatti in Ucraina e Serbia, ha sostenuto che «oggi viviamo la morte della politica e della ragione, rispetto alla guerra in atto nel cuore dell’Europa. Tutti siamo chiamati a essere artigiani della pace. Anche noi possiamo costruire dal basso la pace. La mia coscienza - ha sottolineato monsignor Savino - si ribella sul fatto che abbiamo il 2% del pil investito in armamenti». «Da che parte vogliamo stare? Sulla pace dobbiamo stare dalla parte di don Giuseppe Dossetti, che incarnava un Vangelo disarmato e di Benedetto da Norcia, patrono dell’Europa», ha concluso il vice presidente della Cei.

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