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La studentessa morta nel fiume Lao, accertamenti conclusi

Indagini serrate per far luce sulla morte della studentessa Denise Galatà. L’ingegnere Giuseppe Viggiani, consulente della Procura della Repubblica di Castrovillari, il professor Francesco Calomino, l’ingegnere Pasquale Saladino e il geologo Giuseppe Campanella (periti delle parti sotto inchiesta) recentemente hanno verificato l'equipaggiamento di salvataggio usato il 30 maggio scorso dal gruppo di studenti che discese il fiume Lao.
Lo stato delle attrezzature faceva parte del terzo dei sei quesiti fissati dal sostituto procuratore titolare delle indagini, Simona Manera, per ricostruire complessivamente una vicenda che pesa come un macigno sulla famiglia della studentessa e sulle persone giornalmente impegnate nella pratica di uno sport acquatico che presenta difficoltà soprattutto in relazione alla quota dell'acqua nel tracciato che conduce a Scalea. Tra i quesiti da esperire - sono sei in tutto adesso c'è l'accertamento delle condizioni meteo del 30 maggio, in relazione all'allerta meteo gialla diramata dalla Protezione Civile, la eventuale sussistenza di fattori di rischio nell'affrontare la discesa de Fiume Lao: Non solo: il consulente della magistratura inquirente è chiamato a verificare l'osservanza delle regole, scritte e non scritte, che disciplinano l'attività di rafting; la verifica della correttezza del comportamento dei componenti del canoa club interessato, non solo rispetto all'organizzazione dell'escursione, ma anche successivamente all'incidente.

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