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Stagionali introvabili, perché i ragazzi dicono no? Ecco cosa succede in Calabria

Cuochi, camerieri, bagnini e pasticceri. Sono gli "introvabili" del settore turismo, in particolare l’ho.re.ca (Hotel, ristoranti, catering),. Lo rivela una ricerca realizzata da Assosomm, Associazione italiana delle agenzie per il lavoro, in collaborazione con l’istituto di ricerca Censis. Al primo posto (43% delle selezioni nel comparto) vi sono i "Cuochi e aiuto cuochi", seguiti da "Baristi e addetti alla caffetteria" (41%) e "Addetti alla mensa" (39%). Quarti "Camerieri e runner" (38%) e quinti "Lavapiatti" (35%). Al 6 posto (34%) "Receptionist e autisti" e al 7 (33%) "Bagnini", che però svettano al primo posto di tutte le aziende turistiche del "Comparto Mare", poichè sono in assoluto la figura impossibile da trovare a tutte le latitudini del Belpaese. All’ottavo posto (30%) i "Pasticceri", al nono "barman e barlady" e al decimo (26%) i "Sommelier".

Assosomm stima che nell’estate 2023 saranno oltre 30.000 le figure mancanti al settore turistico. Secondo quanto riporta la ricerca Censis, il numero di posti vacanti in Italia è in costante aumento già dal 2016. Fino a quella data, e per un decennio, il numero di posti vacanti era rimasto sotto l’1%, dopodichè è andato continuamente aumentando (a eccezione degli anni della Pandemia) ed oggi è più che raddoppiato, essendo aumentato del 160%. Siamo così passati dallo 0,9% al 2,4% in 7 anni. Altro fronte sguarnito in estate è quello degli stagionali per la raccolta di frutta e verdura un pò in tutta Italia. A questi si aggiungono gli addetti dell’industria dolciaria. Secondo le stime di Assosomm si ricercano 1.400 addetti alla cernita e al confezionamento dlele patate; 20.000 addetti alla cernita e al confezionamento di pesche; almeno 10.000 addetti per la vendemmia; 800 addetti alla cernita e al confezionamento dei meloni. Particolarmente fiorente, infine, l’industria dolciaria in Piemonte, dove, per il distretto delle nocciole e del cacao, si ricercano almeno 1.000 persone in ambito produttivo e oltre 500 panificatori nei laboratori industriali.

Lavoratori stagionali, procedura d'infrazione Ue contro Roma

La Commissione Ue - nell'aprile scorso - ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia e di altri 9 Paesi per non aver pienamente recepito la direttiva comunitaria sui lavoratori stagionali, volta ad assicurare condizioni di vita e di lavoro dignitose, pari diritti e una tutela sufficiente dallo sfruttamento. "Garantire il pieno rispetto della direttiva è un presupposto importante per attrarre nell'Ue la manodopera necessaria per il lavoro stagionale ed eventualmente anche per contribuire a ridurre la migrazione irregolare", evidenzia Bruxelles.

Roma dispone ora di due mesi per rispondere alle argomentazioni dell'esecutivo Ue. L'Italia finisce nel mirino dell'Ue anche per le condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico e l'abuso dei contratti a tempo determinato. Bruxelles ha inviato a Roma un parere motivato, secondo passo della procedura avviata nel luglio 2019, evidenziando che "la normativa italiana non previene né sanziona in misura sufficiente l'utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato per diverse categorie di lavoratori del settore pubblico". L'Italia dispone ora di due mesi per rimediare alle carenze rilevate, oppure la Commissione europea potrà decidere di deferirla alla Corte di giustizia Ue.

La campagna dell'Usb Calabria "Cercasi Schiavo"

Da tempo il sindacato Usb Calabria promuove la campagna "Cercasi Schiavo" per denunciare lo stato di sfruttamento dei lavoratori soprattutto durante i mesi estivi. Un tour nelle varie città della regione per cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema. Nei giorni scorsi ad esempio la questione è stata oggetto di approfondimento in un incontro tenutosi a Catanzaro insieme al consigliere provinciale Paolo Mattia.

È stato un incontro proficuo - sottolinea una nota dell'Usb - volto ad accrescere la conoscenza delle norme esistenti per tutelare il lavoro stagionale e sensibilizzare le istituzioni di fronte ad iniziative di informazione pubblica come strumento di conoscenza dei diritti dei lavoratori stagionali, per non cadere sempre nella trappola del “TUTTO e SUBITO” rendendo questa una sorta di terra di nessuno per quanto concerne le condizioni di lavoro e senza cadere in facili strumentalizzazioni Siamo lieti di aver trovato la disponibilità da parte di chi rappresenta non solo le istituzioni, bensì il nostro territorio a tal punto da progettare insieme un tavolo programmatico che vedrà presente l’ANCI, le parti sociali, Confcommercio e ovviamente i comuni interessati dal fenomeno del lavoro stagionale col Comune di Catanzaro, con cui avevamo già avuto una positiva interlocuzione in precedenza, come capofila per cercare di trovare una quadratura del cerchio grazie all’assunzione di responsabilità da parte di tutte le parti in causa. Dal canto nostro, proseguiremo col lavoro sul territorio attraverso la diffusione di opuscoli informativi e di autotutela dei lavoratori stagionali, che hanno la finalità di:

- informare i lavoratori stagionali su diritti e obblighi;

- informare i datori di lavoro sulle disposizioni legali relative ai lavoratori stagionali negli specifici settori, in particolare modo sui CCNL;

- sensibilizzare i datori di lavoro in merito ai benefici connessi al rispetto delle norme;

- richiamare le particolari misure di sicurezza da rispettare nel contesto delle attività di lavoro nelle cucine, sulle spiagge, nei campi di raccolta, ecc..

- valorizzare i servizi di assistenza e consulenza che la nostra organizzazione può offrite per accrescere le norme esistenti; - valorizzare presso la cittadinanza calabrese l'effetto positivo e il ruolo essenziale dei lavoratori stagionali, in una regione a vocazione turistica e renderlo appetibile a tutti.

Inoltre proporremo riunioni con gli stessi e altro materiale propagandistico e manterremo operativo il nostro sportello nella sede di Catanzaro, al fine di favorire l’accesso ai servizi di assistenza e consulenza. Sono questi gli obiettivi principali della campagna da NOI promossa per i diritti dei lavoratori stagionali. Il messaggio chiave dell’iniziativa, rivolto anche alla politica oggi, da parte della USB, è quello di volere trasmettere la necessità di una responsabilità condivisa per garantire un lavoro più sicuro ed equo e verrà veicolato attraverso i siti istituzionali, canali social, spot televisivi e radiofonici e nuovi opuscoli, coinvolgerà i vari profili che catalizzeranno tutte le informazioni, al fine di indicare che nonostante la stagionalità del lavoro, i diritti, gli obblighi e il sostegno valgono tutto l’anno e non sono mai “fuori periodo”!

Le testimonianze che abbiamo raccolto

Sui social è attiva una pagina "Il pagamento? Poi vediamo" - Osservatorio sullo sfruttamento in Calabria. Attraverso la disponibilità dei militanti abbiamo ascoltato la voce di Domenico Cortese dell'Usb Calabria e di alcuni lavoratori calabresi che da anni lavorano in situazione di estremo precariato. Spesso costretti ad accettare paghe da fame e turni di lavoro estenuanti. In nero e senza alcun tipo di diritti e tutele. Un universo "grigio" sul quale da troppo tempo non si riesce ad intervenire in maniera sistemica. C'è chi ha detto basta, rifiutando di continuare a vivere in queste condizioni e denunciare. Ma sono ancora molto pochi: il resto prova a barcamenarsi in questo universo "grigio". Abbiamo sentito attraverso la voce di chi vive o ha vissuto queste situazioni, la voce di chi prova a ribellarsi e che per paura ha deciso di farsi intervistare, ma rimanendo comunque in forma anonima. GUARDA LE VIDEO INTERVISTE 

 

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