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Crotone, le verità di Sculco davanti al gip: «Il nostro impegno? Per la gente»

Inchiesta “Glicine Acheronte”, l’interrogatorio dell’ex consigliere regionale. «I rapporti con Oliverio? All’inizio tra lui e mia figlia Flora non idilliaci». Negati gli accordi con i clan di Cirò in occasione delle Regionali

Enzo Sculco

«Con la politica regionale ho avuto solo rapporti istituzionali». Lo ha ripetuto più volte ieri Enzo Sculco. Il leader del movimento dei "Demokratici" - finito agli arresti domiciliari lo scorso martedì nell'ambito dell'inchiesta "Glicine Acheronte" della Procura antimafia di Catanzaro - è comparso davanti alla gip del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, per l'interrogatorio di garanzia che s'è svolto in rogatoria. Si tratta dell'operazione con la quale i carabinieri hanno sgominato la cosca Megna di Papanice e disarticolato il presunto comitato d'affari che avrebbe influenzato le istituzioni pubbliche per finalità elettorali.
Affiancato dal suo difensore, l'avvocato Mario Nigro, Sculco s'è difeso per un'ora e mezza dalle accuse che lo vedono alla sbarra. Il 73enne ex consigliere regionale deve rispondere di associazione a delinquere, turbativa del procedimento amministrativo, falso materiale e falso ideologico, tutti reati aggravati dalla finalità ’ndranghetistica (sebbene il gip di Catanzaro abbia escluso l'aggravante mafiosa al momento di applicazione della misura cautelare). «In passato - ha detto Sculco - al Consiglio regionale è stata eletta mia figlia Flora (indagata anche lei, ndc) e da allora ci siamo impegnati per fare il bene della comunità». Chiaro il riferimento ai numerosi stanziamenti ottenuti in quegli anni da investire nel Crotonese. «Grazie alla nostra azione politica- ha rivendicato l’ex segretario della Cisl Calabria - siamo riusciti a far convogliare oltre 200 milioni di euro».
Ma un passaggio della sua difesa, Sculco l'ha dedicata pure ai rapporti con l'ex governatore Mario Oliverio (indagato): «Occorre ricordare - ha evidenziato - che ad inizio consiliatura (nel 2014) non erano idilliaci con la consigliera di allora Flora». Tant'è che solo successivamente ci fu un'intesa tra Sculco e l'ex presidente che consentì al Crotonese di avvantaggiarsi di vari finanziamenti regionali-europei. Si spiegano così le continue interlocuzioni avute con i rappresentanti istituzionali locali e regionali.

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