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Lacrime per Alessandro e Michele, le vittime di una tragica domenica sulle strade della Calabria

Il primo incidente a Strongoli (vittima un 36enne), il secondo sulla 106 nel Reggino tra Lazzaro e Saline (deceduto un 29enne)

Prima domenica di luglio macchiata di sangue sulle strade della Calabria, dove si sono registrate due vittime.
Michele Puzzo, 36 anni, di Belvedere di Spinello, ieri, verso le 13,35, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto alle porte di Strongoli. Il giovane, che era un personal trainer, in sella ad una moto, nelle primissime ore del pomeriggio, stava percorrendo la Provinciale 53 che sale al centro collinare, quando, a circa 3 km dal centro abitato, ha perso il controllo del mezzo su cui viaggiava da solo. Fatali per il 36enne gli ultimi tornanti della “via della scala” che precedono l’arrivo nel paese. Il giovane si stava recando con tutta probabilità per il pranzo domenicale dalla fidanzata (sorella del vicesindaco) che abita a Strongoli e dove in tanti avevano imparato a conoscerlo ed apprezzarlo. Per cause per le quali i carabinieri della stazione di Strongoli hanno avviato accertamenti, la moto, fuori controllo, è andata ad impattare violentemente contro il muretto che delimita il margine della strada provinciale e Puzzo è rovinato al suolo, riportando ferite gravissime. Le conseguenze della caduta per il giovane, purtroppo, sono state devastanti; le sue condizioni, alle prime persone in transito sulla Provinciale e che hanno chiesto l’intervento dei soccorsi, sono apparse subito disperate. Intervenuta un’ambulanza, e richiesto l’intervento urgente dell’elisoccorso della base di Cirò Marina, purtroppo, il centauro è deceduto prima dell’arrivo del velivolo. Michele Puzzo, appassionato di culturismo e descritto dai tanti amici come una persona affabile, era nato a Cosenza, il 21 settembre 1986. A Belvedere di Spinello viveva con la sua famiglia che, tra l’altro, da alcuni anni è stata profondamente segnata dalla perdita della madre per una grave malattia.
Contro un palo sulla 106Sulla 106, nel Reggino, ha perso la vita invece un motociclista reggino di 29 anni Alessandro Sulfaro. La tragedia, l’ennesima sulla “strada della morte”, si è consumata nella prima serata di ieri, quando il traffico si è intensificato nell’orario del rientro da una giornata di mare - nonostante il tempo incerto - o dalla più classica delle passeggiate domenicali. Il motociclista viaggiava in direzione nord quando a Capo d’Armi - nel tratto fra Lazzaro e Saline Ioniche - secondo una prima ricostruzione, ancora sommaria e inevitabilmente condizionata dalla ristrettezza dei tempi, sembra che abbia perso il controllo del mezzo che avrebbe concluso la sua corsa contro un palo della pubblica illuminazione ai margini della carreggiata. Il corpo della vittima è stato sbalzato violentemente ad alcuni metri di distanza, dov’è stato raggiunto dai primi soccorritori. Per il motociclista non c’è stato, purtroppo, niente da fare: troppo violento l'impatto, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. Il traffico, già sostenuto, è andato in tilt sulla Jonica, chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia. Oltre ai soccorritori del servizio di emergenza-urgenza 118, sul posto anche i Vigili del fuoco e gli agenti della Polizia stradale, impegnati nella ricostruzione della dinamica dell’incidente.

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