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Ancora record negativi, rischio di nuovi poveri molto alto in Calabria

L’analisi condotta dall’Istat. Tra il Pollino e lo Stretto condizioni peggiorate nel 2022 rispetto al 2021

La Calabria, dopo la Campania, è la seconda regione d’Italia per popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale. In molte altre regioni tra il 2021 e il 2022 c’è stato un miglioramento delle condizioni di vita. E sebbene il Mezzogiorno resti l’area del Paese con la percentuale più alta di persone a rischio (40,6%), nell’ultimo anno le cose sono andate meglio in Campania e Sicilia. In Calabria invece no: su 100 individui con le stesse caratteristiche, nel 2021 ce n’erano 40 a rischio povertà o esclusione sociale e nel 2022 questo valore è salito a 42,8. Si tratta di una percentuale che supera la media del Sud di quasi tre punti e si attesta parecchio al di sopra di quella nazionale che è al 24,4%.

Si tratta di dati inseriti nel report “Condizioni di vita e reddito delle famiglie - anni 2021 e 2022”, pubblicato nei giorni scorsi dall’Istat, dal quale emerge che in Calabria, rispetto all’anno precedente, nel 2022 è aumentata la quota di persone a rischio povertà ed è addirittura raddoppiata quella di chi si trova in una condizione di grave deprivazione materiale e sociale (da 5,5 su 100 individui con le stesse caratteristiche a 11,8). È salito (dall’11% nel 2021 al 19,6% nel 2022) anche il numero delle persone inquadrate come a bassa intensità lavorativa, fattore calcolato sul numero totale di mesi in cui i componenti della famiglia hanno lavorato nell’anno precedente a quello dell’indagine.

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