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Rinascita Scott, inizia la requisitoria anche in appello

Il processo di secondo grado nato dalla maxi inchiesta della Dda di Catanzaro

I carabinieri durante l’operazione scattata il 19 dicembre 2019

È iniziata ieri mattina la requisitoria nel processo d’appello per 74 imputati coinvolti nel maxi blitz Rinascita Scott. A prendere la parola è stato il pm della Dda di Catanzaro Antonio De Bernardo applicato anche al processo di secondo grado assieme al sostituto procuratore generale Marisa Manzini. Nel suo primo intervento De Bernardo si è concentrato sulla ‘ndrina Pardea - Ranisi. La requisitoria proseguirà domani e poi ancora il 19, 20 e 21 giugno e infine il 3 luglio. Per quella data dovrebbero arrivare le richieste di condanna e le conclusioni delle parti civili.
La Corte presieduta dal giudice Caterina Capitò con a latere i giudici Antonio Giglio e Carlo Fontanazza ha stilato un calendario di massima delle udienze che si terranno nell’aula bunker di via Paglia. I giudici hanno previsto udienze a luglio, agosto, settembre per concludere infine il 27 ottobre con la sentenza.
Il processo di secondo grado è a carico di 74 imputati (dei quali 4 assolti in primo grado) coinvolti nell’inchiesta Scott Rinascita e giudicati con il rito abbreviato. Sentenza emessa nel novembre del 2021 dal gup distrettuale Claudio Paris – al termine del processo conclusosi con 70 condanne, 20 assoluzioni e una prescrizione – appellata sia dal pm sia dai difensori degli imputati. In quella circostanza l’impianto accusatorio della Dda di Catanzaro ha retto quasi completamente ed è stata riconosciuta in primo grado l’operatività dei clan Lo Bianco-Barba-Pardea di Vibo Valentia, Mancuso di Limbadi, Fiarè-Gasparro-Giofrè di San Gregorio d’Ippona, Accorinti di Zungri, ma soprattutto l’unitarietà della ‘ndrangheta vibonese.

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