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Il Ponte e il porto di Gioia Tauro: una cabina di regia per il rilancio

Auspicato un percorso strettamente e funzionalmente collegato, nella consapevolezza che il Ponte inglobi quella visione strategica di insieme e un rafforzamento del sistema infrastrutturale

Se il Ponte sullo Stretto torna ad essere la notizia di questi giorni, sul Porto di Gioia l’attenzione va concentrandosi sempre di più; ed è un percorso strettamente e funzionalmente collegato, nella consapevolezza ormai comune che il Ponte inglobi quella visione di insieme e di rafforzamento del sistema infrastrutturale strategica per consegnare un nuovo futuro non solo al nostro territorio, ma al Paese intero.
È uno strumento di coordinamento e di alleanza istituzionale per un’azione più incisiva di rilancio del Porto. Tutti dalla stessa parte: Regione Calabria, Zes, Città Metropolitana, Enti locali, Autorità di sistema portuale (AdSP), il Sistema camerale regionale, Rfi e Anas come attuatori di alcuni lavori di potenziamento dell’accessibilità terrestre del porto. L’idea è stata lanciata in occasione del recente meeting operativo promosso a Lamezia da Unioncamere Calabria sul tema delle priorità infrastrutturali regionali che ha focalizzato il ruolo del Porto di Gioia quale realtà economica e industriale strategica per la regione. Una cabina di regia dove tutti i soggetti coinvolti possano ritrovarsi e dialogare meglio. A ribadire, in particolare, la valenza «di una logica di rete nella quale le risorse e le competenze vengono valorizzate a pieno vantaggio delle imprese e del territorio», il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio Ammiraglio Andrea Agostinelli e Antonino Tramontana, presidente di Unioncamere Calabria che ha colto l’occasione per richiamare le attività condivise nell’ambito della convenzione stipulata tra Unioncamere Calabria e Regione Calabria-Dipartimento Sviluppo economico e Attrattori culturali sulla tematica delle priorità infrastrutturali regionali. «Nello specifico del territorio calabrese – ha spiegato Tramontana – il progetto ha come obiettivo la definizione delle priorità infrastrutturali di mobilità e connettività secondo la business community, a partire dalle opere e dagli interventi programmati per il territorio regionale».

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