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'Ndrangheta, sequestrati beni al figlio del boss della locale di Rho

Il tribunale di Milano

La sezione autonoma delle misure prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto il sequestro di quattro immobili e di conti correnti riconducibili a Cristian Leonardo Bandiera, arrestato lo scorso 22 novembre con l’accusa di essere elemento di spicco della locale di 'Ndrangheta di Rho. Bandiera, già condannato nel 2010 per omicidio, è stato rinviato a giudizio con le accuse di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio, traffico di armi ed estorsioni.
Il provvedimento, eseguito dalla divisione anticrimine della questura, riguarda tre appartamenti e un capannone a Lainate, intestati a un prestanome, ma riconducibili Bandiera «per come chiaramente emerge dalle attività tecniche svolte nell’ambito delle indagini svolte». Il 46enne, figlio del boss Gaetano, non solo avrebbe acquistato, per una somma ben inferiore al valore, gli immobili, ma avrebbe iniziato a ristrutturarli per metterli a reddito anche con una trasformazione in bed & breakfast. Alla base della richiesta di sequestro di prevenzione, previsto dal codice antimafia, l’assenza di risorse finanziarie lecite tali da giustificare l’acquisto degli immobili.

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