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Calabria, una deroga del governo consentirà di definire i conti 2022 della sanità

Con il provvedimento messo a punto dal governo, frutto di una lunga concertazione tra il Ministero dell'Economia e la Regione Calabria, viene in qualche modo temporaneamente aggirato il principio contabile che prevede obbligatoriamente la continuità dei bilanci nel tempo.

La Calabria potrà chiudere il bilancio della sanità relativo al 2022 grazie alla circolarizzazione del debito varata dalla struttura commissariale e senza avere la necessità di avere i documenti contabili degli anni precedenti o già approvati. La deroga è inserita nell'ultimo decreto legge, in materia sanitaria, approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Con il provvedimento messo a punto dal governo, frutto di una lunga concertazione tra il Ministero dell'Economia e la Regione Calabria, viene in qualche modo temporaneamente aggirato il principio contabile che prevede obbligatoriamente la continuità dei bilanci nel tempo.
Dunque, a meno di altre sorprese negative, si dovrebbe porre un punto fermo nella mitologica definizione del debito sanitario. O almeno si conoscerà l'entità del passivo fissata alle fine del 2022. Nel decreto varato a Palazzo Chigi viene previsto, infatti, che gli enti del Servizio sanitario della calabrese. a partire dalle informazioni contabili aziendali e da quelle depositate nel Nuovo sistema informativo sanitario oltre che dalle risultanze della circolarizzazione obbligatoria, «adottano, entro il 30 giugno 2023, il bilancio d’esercizio 2022 e sono autorizzati a deliberare i bilanci aziendali pregressi, ove non ancora adottati, entro il 31 dicembre 2024».

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