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Cattiva depurazione in Calabria: si stringono le maglie

Ci sono tantissimi pozzi neri in abitazioni non collettate o in imprese non collettate.

Nuova stretta contro la cattiva depurazione in Calabria. Ad annunciarla è sui propri canali social il governatore Roberto Occhiuto. «Abbiamo convocato per martedì prossimo - annuncia il presidente della Giunta - molti sindaci che devono fare dei lavori negli impianti di depurazione e sulle pompe di sollevamento. Daremo loro l’elenco delle attività che vanno fatte e anche per risorse per finanziarie queste attività. E poi nella prossima settimana ci occuperemo anche della lotta agli smaltimenti illegali. Ci sono tantissimi pozzi neri in abitazioni non collettate o in imprese non collettate. Ho scoperto che molti li bucano e quello che contiene questo pozzo va nelle falde e poi piano piano va in mare. Quando piove, aspirano questo materiale e lo buttano nei tombini. Non funziona così, non può funzionare così. Perché chi ama la Calabria la rispetta, ne rispetta l’ambiente e il mare».
Già nelle scorse settimane Occhiuto aveva annunciato di voler procedere a verifiche più stringenti sul controllo delle acque: «La scorsa estate abbiamo avuto un miglioramento del 40%, ma non basta. Dobbiamo fare di più. L’altro pezzo che vorrei aggiungessimo quest’anno è quello degli autospurgo - aggiunge -. Oggi succede che l’autospurgo va a prelevare i fanghi da un pozzo nero e poi li getta o in un torrente o in un tombino e questi poi vanno a finire nel mare. Questa è la ragione per cui in estate, anche quando c'è siccità, i torrenti sono sempre in piena.

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