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Operazione "Sua Sanità" a Locri: in Psichiatria tutto era in vendita

L’inchiesta della GdF restituisce l’«immagine desolante» di un reparto d’ospedale asservito agli interessi privati

L’operazione “Sua Sanità”, scattata ieri mattina con l’esecuzione di un provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Locri che ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 11 persone, trae origine da un’indagine svolta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza con il coordinamento della Procura di Locri, diretta dal dott. Giuseppe Casciaro, volta a far luce su «un diffuso mal costume all’interno dell’ospedale di Locri, nel quale alcuni medici, mercanteggiando la funzione certificatrice loro attribuita dall’ordinamento, rilasciavano false certificazioni mediche ai privati nella consapevolezza dell’impiego delle stesse in pratiche assicurative o in procedimenti per il riconoscimento della pensione di invalidità o, vieppiù, del loro utilizzo nei giudizi civili o penali».
Nell’ambito del procedimento, attualmente nella fase delle indagini preliminari, risultano indagati, a vario titolo e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità, 90 soggetti – tra i quali medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali – per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi a Locri e in altri comuni della provincia tra il 2021 e il 2022.

Il gip Federico Casciola ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per il dottore Filippo Lascala, medico psichiatra in servizio nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Locri, e gli arresti domiciliari per il dottore Antonio Bombara, direttore dello stesso reparto di Psichiatria. È stata inoltre disposta la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Marco Zucco, Francesco Surace e Paola Larone, quest’ultima moglie di Lascala. Il magistrato ha altresì disposto l'interdizione alla professione sanitaria per la durata di mesi 12 per i medici Raffaele Antonio Argirò, Guido Zavettieri, Santo Gratteri, Patrizia Panetta e Maria Erminia Pascale, e interdizione alla professione forense per l'avvocato Antonio Sotira.

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