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Calabria, 200 nuove licenze Ncc a Ferrovie della Calabria. Nasce l'Usb Taxi

La legge voluta dalla Giunta Regionale della Calabria che assegna a Ferrovie della Calabria ben 200 nuove licenze per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente (NCC) è stata ieri al centro del dibattito che si è tenuto a Lamezia Terme, dove si è costituito il primo gruppo USB-Taxi Calabria. All’incontro erano presenti oltre ai tassisti calabresi, una delegazione nazionale USB, la USB Fed. del Sociale Calabria (Slang), la USB Confederazione provinciale di Catanzaro e USB Lavoro Privato Calabria.

La discussione ha toccato diversi temi: la volontà di alcuni componenti della giunta regionale di rilasciare 200 autorizzazioni NCC; un’ analisi rispetto alle priorità affinché il servizio svolga a pieno la sua funzione; Alcune specifiche situazioni nell’ aeroporto di Lamezia Terme; contrasto all’abusivismo; l’impegno ad impedire la penetrazione delle multinazionali nel servizio pubblico Taxi. A partire da questi spunti, i tassisti hanno espresso la volontà di procedere ad un passaggio organizzativo concreto dando vita ad una nuova struttura in questa Regione. "Una Regione - si legge in una nota del sindacato - dove i taxi hanno subito pesanti attacchi e dove spesso è risultata evidente la volontà di danneggiare il nostro lavoro. Proprio per questo risulta paradossale pensare che la Regione Calabria valuti il rilascio di altre autorizzazioni NCC, senza prima essere intervenuti in maniera concreta rispetto all’utilizzo improprio di quelle in esercizio. La determinazione e i contenuti che come Organizzazione Sindacale portiamo avanti, trovano sempre più sostegno tra i lavoratori, che vedono nelle nostre lotte, una concreta risposta alle loro istanze. Sappiamo che il compito non è semplice, sia per la forza economica dei nostri nemici o come gli interessi economici delle lobby. Proprio per questo però siamo sempre più convinti della necessità del nostro ruolo e delle nostre lotte. Impegno, determinazione e rifiuto dei compromessi, sono il Dna del nostro Sindacato, con queste armi contrasteremo senza cedimenti le multinazionali, e tutti coloro che vogliono destrutturare il nostro Settore. Nei prossimi giorni avvieremo una interlocuzione fra le parti interessate, quindi organizzazioni sindacali e Regione Calabria".

Il sostegno di Ernesto Alecci

Il consigliere regionale Ernesto Alecci è intervenuto al Grand Hotel di Lamezia Terme all’incontro tra il sindacato USB Taxi e i lavoratori per discutere le problematiche della legge voluta dalla Giunta Regionale che assegna a Ferrovie della Calabria ben 200 nuove licenze per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente (NCC).

"Una legge - ha sottolineato Alecci in una nota -  discutibile, sotto tanti punti di vista, come ho evidenziato con forza durante il mio intervento nello scorso Consiglio Regionale e in numerose uscite pubbliche successive.A Lamezia era palpabile la preoccupazione di tanti onesti padri e madri di famiglia che con sacrificio portano  avanti per tutto l’anno un’attività dura e difficile. Un’attività che nei mesi invernali fa registrare in Calabria volumi d’affari molto piccoli e solo nei mesi di alta stagione turistica riesce a garantire entrate soddisfacenti. E che ora, a causa di un provvedimento estemporaneo e non certo basato su una reale crescita della domanda, rischia di cessare pressoché definitivamente, dovendosi scontrare con un ente regionale dalle risorse illimitate, un unico gestore con 200 licenze non trasferibili che potrebbe “uccidere” il mercato dei taxi e degli NCC, di per sé già fragile. In una regione come la Calabria, dove il lavoro non è certo una risorsa abbondante, ritengo impensabile che proprio la politica ostacoli in maniera così deliberata l’imprenditorialità di tanti cittadini entrando a gamba tesa in un settore privato, rischiando di metterlo definitivamente in ginocchio. E guardando oltre i confini calabresi, è evidente che questa legge, qualora non venisse impugnata dallo Stato, rappresenterebbe un pericoloso precedente per tutte le altre regioni d’Italia. Per questo motivo credo opportuno continuare a opporsi a questo provvedimento, a tutti i livelli e in tutte le sedi deputate".

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