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La Regione Calabria punta a comprare i crediti delle imprese con le banche

Proposta di legge targata Azione per superare gli ostacoli burocratici del Superbonus nel settore edilizia

Potrebbe presto vedere la luce anche in Calabria, il provvedimento che sblocca i crediti di imposta bloccati legati al superbonus. La novità, che per numerose imprese e committenti suona come una vera e propria boccata d’ossigeno, arriva da una proposta di legge recentemente presentata in Consiglio regionale da Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, entrambi freschi di adesione ad Azione. Nello specifico si tratta di un provvedimento con cui si liberano i crediti di imposta che gravano sulle imprese per effetto degli ostacoli burocratici del superbonus 110%.
Nella relazione che accompagna il testo normativo si specifica come «la Regione, dopo aver valutato, tramite la società regionale Fincalabra S.p.A, la consistenza del debito fiscale e della propria capacità di compensazione annua mediante modello F24, proceda a stipulare con una o più banche specifici contratti di durata pluriennale. Tali contratti prevedono l’acquisto annuale da parte della Regione Calabria di crediti relativi a bonus edilizi (superbonus 110% e 90%, sismabonus) dagli stessi istituti di credito, limitatamente alle rate dei suddetti crediti immediatamente utilizzabili in compensazione con modello F24 nel corso dello stesso anno».
Per i due proponenti, esponenti del partito guidato a livello nazionale da Carlo Calenda, «l’operazione finanziaria utile al fine di consentire alle imprese calabresi, che versano in una grave crisi di liquidità, di poter continuare ad operare salvaguardando da un lato i livelli occupazionali e dall’altro le politiche di rinnovamento energetico messe in campo con gli interventi edilizi attuali.

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