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Inchiesta Olimpo, Anastasi e l’imprenditore Galati restano in silenzio

Pasquale Anastasi

Ha preferito restare in silenzio e non rispondere alle domande del gip, l’ex dirigente del Dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria Pasquale Anastasi finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Olimpo”. Accompagnato dagli avvocati Francesco Gambardella e Maria Teresa Larobina, l’ex dg del turismo regionale ha scelto di non fornire, per il momento, la propria versione sui gravi fatti che gli vengono contestati. La Dda di Catanzaro contesta a Pasquale Anastasi il reato di traffico di influenze illecite in concorso con l’imprenditore Vincenzo Calafati.
È rimasto in silenzio anche Domenico Galati (difeso dall’avvocato Antonio Galati), indagato per corruzione nell’esercizio della sua funzione, in concorso con il Rodolfo Bova (che verrà sentito oggi), capo struttura del dipartimento Turismo e Beni Culturali della Regione Calabria. Secondo l’accusa Galati avrebbe dato al funzionario pubblico 5mila euro per favorire la sua azienda di trasporto a inserirsi nel mercato turistico.

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