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In Calabria torta di compleanno con la foto di Totò Riina. Masciari: "Raccapricciante"

«Navigando tra una pagina e l’altra di Facebook ho visto qualcosa di incredibile: in una famiglia calabrese si è visto bene di festeggiare un compleanno tagliando una torta con su disegnata la faccia di Totò Riina. Anche se è stato fatto in modo goliardico, c'è un confine chiaro, netto che non andrebbe oltrepassato neanche per scherzo».

Lo scrive sui suoi profili social il testimone di giustizia Pino Masciari, da anni costretto a vivere in una località protetta.
«Evocare anche solo il ricordo di un personaggio che ha fatto scorrere fiumi di sangue, che si è macchiato dei più orridi delitti, - commenta Masciari - è raccapricciante. E’ chiaro che ognuno è comunque libero di fare ciò che vuole, ma è innegabile che la cultura della legalità passa anche attraverso scelte concrete che in alcun modo e per nessuna ragione possono strizzare l’occhio, anche solo per scherzo, a delinquenti di tale portata».
Inoltre, secondo Masciari, «nel momento in cui si mostra il proprio privato, condividendolo con chiunque su un social network, quella che si pensa sia solo una foto di famiglia assume una valenza e un significato di ben altra portata, difficile da controllare e che si può prestare ad interpretazioni e valutazioni di ogni genere, anche da parte delle forze dell’ordine».

Masciari: "Restituiamo la Calabria agli onesti"

L’allarme lanciato dal direttore dell’anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina, dopo l’ultima operazione compiuta ai danni delle cosche del vibonese, è sconfortante per diversi motivi. Dal quadro che emerge è chiaro che nessun imprenditore è libero dalle vessazioni del racket. “La consistente attività estorsiva” insieme alle facilitazione che le cosche trovano nell’attiva e consapevole collaborazione di pubblici funzionari, è un cancro che esisteva già ai tempi delle mie denunce, con le quali ho permesso di portare alla luce proprio questo sistema, allora per lo più sconosciuto. Ma se a distanza di trent’anni non solo il meccanismo e i protagonisti sono rimasti immutati, ma nessuno denuncia, è chiaro che qualcosa non funziona. Non funziona perché c’è la coscienza dormiente di chi piuttosto che ribellarsi subisce in silenzio, è connivente ad un sistema o addirittura lo nega. Non funziona perché la modalità di riappropriazione del territorio ad opera dello Stato, se basata sulla sola azione dei magistrati e forze dell’ordine, diventa una goccia in mezzo al mare. Per guadagnare davvero terreno serve un moto di ribellione da parte di tutti: denunciare non può essere l’evento straordinario, deve essere la normalità! Allora sì non sarebbe più necessario che il singolo imprenditore che si oppone alla ‘ndrangheta debba essere “deportato” in località protetta, perché se tutti denunciassero la Calabria diventerebbe inospitale non per gli onesti, ma per i criminali! 

Antoniozzi (Fdi): "Fatto gravissimo. Censurare le idolatrie diffuse"

«Una torta di compleanno con l'immagine di Totò Riina. È successo in Calabria e lo hanno denunciato il testimone di giustizia Pino Masciari e il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Giuseppe Graziano, che ringrazio per la segnalazione. Si tratta di un fatto gravissimo». Lo afferma l’on Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. "Masciari e Graziano - prosegue Antoniozzi - non sanno individuare la località ma quello che conta è il gesto volgare e offensivo nei confronti dei grandi martiri della giustizia morti a causa di Riina, del piccolo Di Matteo, di donne e uomini delle forze dell’ordine che hanno pagato con la vita la loro avversione a Riina e alla mafia. Non so se ci siano profili penali ma ci sono certamente aspetti pedagogici e culturali significativi. Non amo come Sciascia l’antimafia di professione ma credo che per prevenire dobbiamo censurare le idolatrie diffuse, soprattutto tra i giovani, di criminali efferati che rappresentano il peggio che la nostra nazione ha potuto incrociare».

Loizzo: Facebook oscuri pagina con torta con immagine Riina

«Chi ha festeggiato con la torta con immagine di Riina è un idiota e Facebook deve oscurare la sua pagina». Lo afferma Simona Loizzo, deputato della Lega e componente la commissione Cultura della Camera. "Mi chiedo - prosegue - perché i social che hanno un algoritmo assurdo non oscurino pagine di questo tipo. Non si tratta di goliardia perché la goliardia è imitare le teste di Modigliani non riprodurre la foto di un criminale su una torta. Già in passato abbiamo assistito a magliette inneggianti Pablo Escobar come se fosse una star del cinema. La cultura della legalità impone che queste cose vengano bandite perché sono davvero vomitevoli».

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