Sono 12 gli immobili confiscati alla criminalità organizzata, in Calabria, per i quali per la prima volta – in applicazione della normativa introdotta dal Codice antimafia nel 2017 – si sono concluse le attività per l’assegnazione diretta ad enti del terzo settore, senza cioè l’intermediazione degli enti locali. A renderlo noto è il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, delegata dal ministro Matteo Piantedosi all’Agenzia dei beni confiscati. «La graduatoria definitiva del bando – spiega il sottosegretario catanzarese – è stata approvata dal Consiglio dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, diretta dal prefetto Bruno Corda, al termine di un’attività istruttoria servita all’attenta verifica dei requisiti di partecipazione e alla effettiva fattibilità e sostenibilità dei progetti presentati».
I dodici in Calabria sono 4 in provincia di Cosenza e altrettanti in provincia di Reggio, ai quali se ne aggiungono altri 4 equamente distribuiti tra la provincia di Crotone e quella di Vibo. Cinque comuni interessati, 7 associazioni del terzo settore assegnatarie dei lotti.
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