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Rete pediatrica, accordo tra Regione Calabria e ospedale Bambino Gesù di Roma

Fantozzi, Enoc, Occhiuto, Miozzi, Raponi, Villani

Potenziare la rete pediatrica in Calabria e ridurre drasticamente l'emigrazione sanitaria, che in questo settore è doppiamente costosa e dolorosa per i suoi risvolti non sono economici ma anche umani. A questo tende il protocollo d'intesa siglato tra la Regione Calabria e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e presentato oggi in una conferenza stampa nella sede della Giunta a Catanzaro alla quale hanno partecipato il governatore, e commissario della sanità calabrese, Roberto Occhiuto, e il presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc.

 L'accordo, della durata triennale e del costo di circa 1,5 milioni all'anno, entrerà nella fase operativa dal 9 gennaio, e prevederà un'attività di collaborazione, supporto e affiancamento dei professionisti del Bambino Gesù al sistema pediatrico calabrese: l'ospedale capofila sarà il Policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro. "Un accordo per noi molto importante", ha commentato Occhiuto. "Ringrazio - ha proseguito - il Bambino Gesù, la sua presidente Enoc, perché qualche mese fa, dopo la tragedia di Mesoraca, le raccontai alla presidente la mia volontà di investire sul sistema della pediatria in Calabria e fui colpito dalla sensibilità della presidente che mi mostrò subito grande disponibilità. Questo accordo - ha specificato il presidente della Regione - non risolve il problema del potenziamento e della riorganizzazione della pediatria in Calabria, ma è un accordo molto importante per noi perche' da' la possibilita' ai pediatri calabresi di acquisire competenze specialistiche in raccordo con la prima struttura d'eccellenza di pediatria in Italia, il Bambino Gesù, darà la possibilità di assicurare un'assistenza territoriale, e darà una possibilita' a tante famiglie che si rivolgono al Bambino Gesù e poi tornano al Bambino Gesù anche per visite ambulatoriali di essere seguite in Calabria in stretta connessione con il Bambino Gesù. Un accordo che ci stimola a proseguire sulla strada di potenziare il sistema sanitario della nostra regione anche nella pediatria valorizzando le eccellenze che ci sono e mettendole in connessione con un'eccellenza quale e' il Bambino Gesu'". Quanto ai costi, Occhiuto ha ricordato che "sono contenuti, anzi questo accordo consentira' di ridurre i costi della mobilita' passiva oltre a venire incontro alle famiglie calabresi".

Lo stesso concetto ribadito dalla Enoc, che ha ricordato come "la Regione Calabria fa un investimento in favore dei bambini e delle famiglie di questa terra". La presidente del Bambino Gesù ha poi osservato: "Abbiamo accolto molto volentieri questa ipotesi di lavorare con la Regione Calabria dove ci sono grandi eccellenze sanitarie ma sulla pediatria c'è probabilmente bisogno di una migliore organizzazione: noi non veniamo a insegnare ma a portare una modalità di lavorare molto legata anche al territorio. Cercheremo di lavorare con tutte le province in modo che tutti possano capire che possono restare nella loro regione, con l'aiuto dei nostri specialisti. Verranno qui i primari, i medici che almeno da 5 anni lavorano con il Bambino Gesù, quindi il meglio che abbiamo, proprio per ridare fiducia alle famiglie verso la sanità calabrese. Non siamo qui per restare ma per aiutare i pediatri ospedalieri e del territorio calabresi a riprendere anche loro vigore. Quando sarete pronti, i bambini verranno a Roma in pochi e verranno solo per le cure effettivamente necessarie. Dal 9 gennaio - ha sostenuto la Enoc - si comincera' con la cardiologia. E' comunque un progetto in divenire: ci sarà una possibilità di collegamento tra pediatria di famiglia e quello ospedaliero, dovra' quindi essere un lavoro di integrazione e cooperazione. Il nostro obiettivo e' che le famiglie non devono fare viaggi della speranza spendendo molto denaro per venire a Roma".

Alla conferenza stampa hanno partecipato inoltre Massimiliano Raponi, direttore sanitario, e Alberto Villani, direttore di Emergenza, Accettazione e Pediatria generale dell'ospedale romano Bambino Gesù, e poi la dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Iole Fantozzi e il consulente del presidente Occhiuto Agostino Miozzo.

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