La Seconda sezione del Tar di Catanzaro, nell’udienza del 16 novembre scorso (pubblicata ieri mattina), accogliendo il ricorso del titolare della società “Signor Padel”, ha annullato la revoca della concessione da parte del Comune di Cirò Marina. Il collegio dei giudici, presieduto da Giovanni Iannini, ha condannato l’ente, nella persona del sindaco (difeso dall’avvocato Nicodemo Marino) alla rifusione delle spese al privato (rappresentato dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro), quantificate in 4mila euro, stabilendo che, ora «spetta all’amministrazione comunale assumere le determinazioni ritenute necessarie, previa rimozione dei vizi riscontrati, con la presente sentenza». In pratica il Comune, sulla realizzazione della tensostruttura per il padel, avrebbe dovuto chiedere il certificato antimafia mancante verificando la possibilità di rimuovere, a posteriori, i vizi rilevati nel procedimento amministrativo «e non revocare, sic et simpliciter, il permesso di costruire in ragione della mancata acquisizione della comunicazione antimafia; piuttosto avrebbe dovuto acquisire tale documentazione, provvedendo solo all’esito e in base alle risultanze di questa». La struttura fu autorizzata dal responsabile dello Sportello unico per l’edilizia il primo giugno scorso e revocata dallo stesso dirigente il 3 giugno (incalzato dal sindaco, Sergio Ferrari, a seguito del clamore mediatico prodotto dalla pubblicazione sulla stampa della notizia del rilascio del permesso).
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