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Calabria, Consulta blocca azioni esecutive nei confronti degli enti sanitari

Il Palazzo della Consulta sede della Corte Costituzionale

La Consulta bolla come costituzionalmente illegittimo il decreto fiscale varato a dicembre dell’anno scorso convertito poi nella legge n° 215 del 17 dicembre 2021 nella parte in cui, all’articolo 16-septies, stabiliva l’improcedibilità delle azioni esecutive nei confronti degli enti sanitari della Regione Calabria fino al 31 dicembre 2025. La Corte, presieduta da Silvana Sciarra, ha dichiarato incostituzionale un articolo della legge "Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro", accogliendo pienamente le tesi proposte e discusse dagli avvocati Enzo Paolini e Antonio Borraccino (in rappresentanza del creditore privato): in particolare, la Corte ha ritenuto violati quattro articoli della Costituzione, per il mancato rispetto dei criteri di proporzionalità nelle misure a tutela del bilancio dello Stato, di uguaglianza, del giusto processo e della tutela della salute.

L’Associazione Coordinamento Ospedalità Privata esprime soddisfazione per quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza relativa al blocco delle azioni esecutive di recupero crediti nei confronti degli enti sanitari della Regione Calabria. La decisione, spiega l’avvocato Enzo Paolini, in rappresentanza di Acop, "è un monito al Parlamento, dal momento che il legislatore aveva reiterato in maniera identica, anche nelle virgole, una norma già dichiarata incostituzionale dalla Consulta per ben due volte. È un auspicio che il parlamento appena insediatosi nutra rispetto per i diritti dei cittadini - continua Paolini -, tutelandoli nei confronti delle vessazioni della pubblica amministrazione e del legislatore, come quelle simili all’annullamento dei diritti di credito sanciti da atti giudiziari definitivi solo in pregiudizio di una parte della popolazione, nel caso quella calabrese".

Grande soddisfazione anche per l’Onorevole Michele Vietti, presidente di Acop: "Con questa decisione, il Giudice delle Leggi si conferma garante del rispetto delle regole del sistema Paese e del buon funzionamento dell’ordinamento giudiziario".

 

 

 

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