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Programma operativo da definire, Sanità calabrese sott’esame a Roma

Lunga riunione con i tecnici ministeriali del Tavolo Adduce. Sorridono i conti: il 2021 si è chiuso con un avanzo di 154 milioni. Il colloquio a Palazzo Chigi su reclutamento e incentivi ai medici

Oltre cinque ore di confronto per valutare lo stato di salute della sanità calabrese. Al termine della riunione, davanti ai tecnici del Tavolo Adduce, la struttura commissariale calabrese non ha ancora incassato il via libera definitivo al Programma operativo 2022-2025 della Calabria. Si sono, però, chiuse formalmente le risultanze del 2021 (154 milioni di avanzo) e si sono valutati i dati degli andamenti gestionali del 2022 (stima tra i 140 e i 155 milioni sempre di avanzo).
La stima a preconsuntivo per il 2022 di un avanzo pressoché analogo a quello dell’anno scorso testimonia il carattere strutturale del risanamento e quindi della necessità di investire urgentemente sulle strutture e sulle tecnologie da un lato e sull’ampliamento e incremento dei servizi dall’altro. Gli spazi finanziari conquistati sono stati quindi riconosciuti adeguati per la copertura della “manovra di autunno” che tra stabilizzazioni e nuove assunzioni interesserà quasi 4 mila operatori tra medici e altre figure sanitarie. Analogamente si sono confermati gli obiettivi e i tempi del programma di ristrutturazione dei Pronto soccorso e di potenziamento delle terapie intensive e semiintensive finanziate dalle misure prese nel periodo Covid. In conclusione, il Tavolo si è quindi dato il percorso di chiusura dell’iter di valutazione del Programma operativo entro la fine del mese.

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