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L'allarme del sindacato Csa: "In Regione Calabria rischio disparità fra i componenti delle strutture”

L’allarme lanciato dal sindacato Csa Cisal che lunedì prossimo incontrerà, insieme ai lavoratori, il consigliere regionale Montuoro che ha firmato la proposta per modificare la legge regionale numero 7 del 13 maggio 1996. La proposta di legge regionale “modifiche alla legge regionale n.7 del 13 maggio 1996”, prossimamente oggetto di discussione dall’Assise e che interviene anche sul trattamento economico riconosciuto ai componenti delle strutture politiche della Giunta regionale, al centro dell’incontro, previsto per lunedì prossimo alla cittadella regionale, tra il consigliere regionale proponente Antonio Montuoro ed il sindacato Csa Cisal insieme ad una delegazione di lavoratori.

“Come segnalato per le vie brevi dal sindacato, a seguito di numerose sollecitazioni da parte di un crescente numero di dipendenti regionali - spiegano i sindacalisti Gianluca Tedesco e Rosa Critello - l’attuale impianto della proposta di legge regionale rischierebbe di creare una disparità di trattamento fra i componenti delle strutture politiche rispetto a quelle tecniche della Giunta regionale, già peraltro penalizzate dall’applicazione di alcune sentenze, vedi fra le altre la n. 29971 del 2017 della Corte di Cassazione. Proprio per scongiurare questo rischio e per salvaguardare le competenze professionali regionali – aggiungono - abbiamo chiesto al consigliere regionale Antonio Montuoro, che ha proposto la legge, di essere ricevuti al fine di verificare la possibilità di introdurre modifiche e correttivi all’attuale impianto della proposta a sua firma. Nel ringraziare il consigliere per la disponibilità dimostrata all’ascolto, confidiamo che le istanze dei lavoratori potenzialmente coinvolti possano trovare accoglimento nella rivisitazione dell’articolato di legge al fine di disciplinare la materia dell’indennità di struttura in maniera coerente e ugualitaria. Il sindacato CSA-Cisal - sottolineano Tedesco e Critello - si batterà affinché a tutte le professionalità presenti in Regione Calabria sia riconosciuta un’adeguata gratificazione”.

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