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Morte dell’ex sindaco di Zagarise, il gip ordina nuove indagini

Negata per la seconda volta l’archiviazione per la morte dell’amministratore ucciso nel 2013

Gli investigatori durante i rilievi a Zagarise

Altri sei mesi di indagini per fare piena luce sulla morte di Giuseppe Mangone, l’82enne ex sindaco di Zagarise trovato senza vita nel dicembre 2013 con una profonda ferita al collo. Il gip del Tribunale di Catanzaro, Paola Ciriaco, per la seconda volta ha infatti respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica disponendo un nuovo supplemento investigativo.
L’attenzione degli inquirenti nei mesi successivi al decesso di Mangone si era concentrata su tre uomini di 77, 76 e 85 anni (quest’ultimo poi deceduto) tutti iscritti sul registro degli indagati dall’allora pm Gerardo Dominijanni per omicidio. Anni dopo l’ufficio di Procura ha presentato una prima richiesta di archiviazione respinta dal gip che aveva disposto ulteriori accertamenti di natura tecnica. Il 3 dicembre del 2021 il pm ha presentato una seconda richiesta di archiviazione sostenendo l’impossibilità a procedere agli accertamenti indicati per indisponibilità dei reperti. I parenti di Mangone si sono opposti a questa seconda richiesta di archiviazione e il caso è tornato davanti al gip. In udienza davanti al giudice il pm ha dato atto dell’indisponibilità dei reperti sui quali eseguire i rilievi. Il gip però ha ritenuto di dover reiterare quanto disposto dal primo gip sulla necessità delle indagini di natura tecnica.

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