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Infrastrutture, 12 priorità in Calabria

L’assessore regionale Dolce annuncia l’ok a tutti i progetti per la tratta Sibari-Catanzaro. Rete ferroviaria difende la scelta di “spostare” l’Alta velocità all’interno della regione

Una fotografia circostanziata e aggiornata delle infrastrutture calabresi tra cui, com’è noto, ci sono tante incompiute che non si riesce a portare a compimento da decenni. Ma soprattutto un documento di proposta, che cristallizza le priorità del tessuto produttivo calabrese e le potenzialità che la rete infrastrutturale avrebbe per favorire la crescita di un’economia in stagnazione.
Fissa dodici punti il Libro bianco presentato ieri da Unioncamere Calabria e redatto da Uniontrasporti con lo scopo di sintetizzare le opere indicate dal mondo associativo e imprenditoriale su cui occorre «intervenire con urgenza per superare la condizione di isolamento» del territorio.

Le dodici «opere prioritarie di livello sovraregionale/regionale» sono, per quanto riguarda le ferrovie, l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria e la linea jonica Sibari-Melito Porto Salvo, la trasversale Lamezia Terme-Catanzaro Lido, la Metaponto-Sibari-Bivio Sant’Antonello, la Rosarno-San Ferdinando.

Porto e rigassificatore

Stimolati dalle domande del giornalista della Gazzetta del Sud, Antonio Ricchio, sono poi intervenuti diversi relatori. A partire da Rosanna Guzzo (responsabile area progetti Uniontrasporti), che ha spiegato l’approccio «di ascolto del territorio, attraverso sei tavoli di concertazione con associazioni e imprese», utilizzato per arrivare al Libro bianco. Il progetto strategico sul porto di Gioia è stato illustrato da Arianna Buonfanti (senior researcher dell’ufficio Maritime Economy del Centro Studi Srm), mentre hanno preso parte alla tavola rotonda i rappresentanti di Ferrovie della Calabria, Rfi (che ha difeso la scelta di “spostare” l’Alta velocità all’interno della Calabria con un leggero allungamento del tracciato) e Trenitalia, nonché il manager di Open Fiber Calabria Pierluigi Carbone e i presidenti delle Autorità portuali dello Stretto (Mario Paolo Mega) e dei Mari Tirreno meridionale e Jonio (Andrea Agostinelli). Quest’ultimo, in riferimento a Gioia Tauro, ha dichiarato che dopo aver raggiunto l’operatività del gateway ferroviario l’attenzione si sposta sul retroporto. Agostinelli si è poi detto favorevole al rigassificatore spiegando che «c'è un progetto già praticamente approvato presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici», ma ha aggiunto: «Il nostro grande problema non sono i fondi, bensì la semplificazione di una burocrazia che ci asfissia».

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