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Vibo, cavilli burocratici bloccano il progetto per disabili

Il Comune non ha il Durc in regola e l’Inps non può liquidare le somme spettanti a Palazzo Razza

Il Municipio di Vibo Valentia

Il silenzio di chi soffre rischia di vedere i diritti dei non autosufficienti inghiottiti da una burocrazia sempre più “impazzita”. È quanto potrebbe accadere alle persone, affette da gravi disabilità, destinatarie, nell’ambito socio-assistenziale di Vibo, di uno specifico aiuto, grazie ad un progetto, denominato Home Care Premium, che - alla stregua di altri -, potrebbe finire nel dimenticatoio. Le ragioni, per la verità difficili da comprendere, a distanza di alcuni anni da quando i Comuni hanno ottenuto tale possibilità, sono da ricercare in cavilli burocratici, ma anche nelle difficoltà economico-finanziarie in cui versa l’Ente capofila.
In pillole, i beneficiari dell’aiuto - fondamentale per categorie estremamente svantaggiate di utenti - , vengono retribuiti dall’Inps. Ma… c’è un significativo ma… che riguarda il Comune di Vibo. Infatti, pur non dovendo sborsare un centesimo, Palazzo “Luigi Razza” è riuscito a mettersi ugualmente nei guai nel corso degli anni passati. In pratica, per via del Durc negativo dell’Ente, l’Inps, nel 2018, ha ottemperato ai propri obblighi, ma non ha liquidato le somme spettanti al Comune. In buona sostanza, l’Istituto di previdenza ha compensato il debito dell’Ente, obbligandolo a pagare per quel trimestre i destinatari dell’assistenza.

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