È noto che l’orografia sia «piuttosto accidentata»: i monti del Pollino, della Sila, delle Serre e dell’Aspromonte «inframezzati dalle pianure»; i bacini idrografici dalla forma «per lo più stretta e allungata verso il mare»; le fiumare caratterizzate «da elevate pendenze nei tratti montani» e da «piene rapide e improvvise alternate a lunghi periodi di asciutta». Così viene descritto il territorio regionale nell’ultimo “Rapporto sulle condizioni di pericolosità da alluvione in Italia” dell’Ispra. Ma il dossier redatto dagli esperti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale restituisce anche un dato preoccupante: in Calabria ci sono oltre 236mila persone esposte a un rischio alto di alluvione.
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